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Nessuno svizzero tra le vittime dello sparatore irano-tedesco

Non vi è alcuna persona di nazionalità elvetica tra le nove persone uccise ieri sera da un irano-tedesco che ha sparato sulla folla a Monaco di Baviera e alla fine, dopo essere stato ferito dalla polizia, si è suicidato. Secondo le indicazioni pervenute finora a Berna, non vi sono svizzeri nemmeno tra i 16 feriti.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) a Berna ha comunicato all’agenzia di stampa Ats che la rappresentanza diplomatica svizzera a Monaco è in contatto con le autorità locali.

Informazioni per i cittadini svizzeri che si trovano a Monaco sono disponibili sui consigli di viaggioCollegamento esterno sul sito del DFAE oppure possono essere ottenute alla helplineCollegamento esterno.

Per il momento restano oscuri i motivi del 18enne irano-tedesco, che prima della folle sparatoria di ieri sera nel centro commerciale olimpico non era noto alla polizia. Quest’ultima stamane ha comunque escluso che il giovane avesse legami con l’Isis.

Secondo l’agenzia di stampa tedesca Dpa, che cita fonti dei servizi segreti, il killer aveva trascorso molto tempo davanti al pc utilizzando giochi di sparatorie ed ammirava l’autore della strage di Winnenden, nei pressi di Stoccarda, dove nel 2009 uno studente 17enne uccise 15 persone in una scuola.

Gli investigatori non escludono un legame con la strage perpetrata in Norvegia dall’estremista di destra Anders Behring Breivik, che il 22 luglio 2011 sterminò 77 persone e ne ferì altre 319 tra la capitale Oslo e la vicina isoletta di Utoya, dove attaccò un campeggio di giovani militanti del Partito Socialista, allora al governo. Lo sparatore di Monaco ha infatti agito proprio nel giorno in cui cadeva il quinto anniversario della strage in Norvegia.

La Germania è sotto shock. La cancelliera federale tedesca Angela Merkel farà una dichiarazione pubblica alle 14.30, al termine della riunione del gabinetto federale per la sicurezza che inizierà alle 12.30.

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