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Proteste anti “lockdown” negli Stati Uniti

La manifestazione contro il lockdown a Denver in Colorado.
La manifestazione contro il "lockdown" a Denver in Colorado. Copyright 2020 The Associated Press. All Rights Reserved.

Nuove proteste contro il "lockdown" di alcuni governatori contro il coronavirus. Gli Stati Uniti sono l'unico Paese al mondo a registrare un fenomeno del genere.

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È bastato che negli scorsi giorni Donald Trump soffiasse sul fuoco con i suoi tweet che invitavano a “liberare” il Michigan, il Minnesota e la Virginia, tutti a guida democratica, per scatenare un’ondata di manifestazioni anche in altri Stati con governatori repubblicani come il Texas e il Maryland.

L’emergenza sanitaria ed economica del coronavirus rischia così di trasformarsi in una guerra ideologica, alimentata da media e organizzazioni di destra.

Nonostante gli oltre 770’000 mila casi e quasi 41’000 mila morti, il tycoon ha fretta di riaprire l’America nel timore di perdere le elezioni, tanto che ha auspicato anche la ripresa dei comizi, e senza il distanziamento sociale, altrimenti “non c’è gusto”.

Fine settimana di manifestazioni

Diversi gruppi di persone hanno raccolto l’appello di Trump organizzando per il week-end dimostrazioni in vari altri Stati, tra cui California, North Carolina, Kentucky, Utah, Arizona, Colorado. Sono in genere fan di Trump. Tutti invocano le libertà garantite dalla costituzione per contestare le restrizioni ai movimenti e alle attività economiche.

La manifestazione più importante si è tenuta a Olympia, capitale dello stato di Washington, dove 2’500 persone sono scese in piazza con bandiere Usa e cartelli inneggianti alla riapertura. Gran parte dei partecipanti era senza mascherina e non ha rispettato il distanziamento sociale.

A Denver contro manifestazione degli infermieri 

A Denver centinaia di persone hanno preso parte alla manifestazione “Operation Gridlock”, operazione ingorgo, con l’obiettivo di bloccare il traffico e far arrivare al governatore democratico Jared Polis il messaggio di revocare l’ordine di quarantena.

Ma all’altezza di uno degli ospedali della città, gli infermieri, che insieme a medici da settimane sono in prima linea contro il coronavirus che nello stato ha contagiato quasi 10’000 persone con oltre 400 morti, sono scesi per la loro contro manifestazione, bloccando il corteo di veicoli.

“Non tutti gli eroi indossano il mantello”, si legge in uno dei messaggi su Twitter sotto le foto degli infermieri di Denver che hanno subito iniziato a circolare sui social. “Gli infermieri, che stanno mettendo la loro vita in pericolo per salvare quella degli altri, si sono schierati per strada per manifestare contro l’egoismo e l’ignoranza della protesta di oggi”, recita un altro post.

Il servizio del nostro corrispondente dagli Stati Uniti:

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