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In Svizzera le giovani generazioni sono stressate

I social media e gli smartphone sono parte integrante della vita dei giovani tra i 16 e i 25 anni. Keystone

I giovani svizzeri oggi vogliono avere tutto e subito: una buona carriera e un buon equilibrio tra lavoro e vita privata. Lo rivela un sondaggio internazionale realizzato per conto di Credit Suisse (CS). Tuttavia, i loro desideri e un uso sempre più frequente di smartphone e app stanno rendendo “stressate” le nuove generazioni.

Dal “Barometro della gioventù 2016”, studio condotto in Svizzera, Stati Uniti, Singapore e Brasile, pubblicato martedì, è emerso inoltre che la politica sul web funziona e tra le maggiori preoccupazioni degli svizzeri di un’età compresa fra i 16 e i 25 anni sono le questioni legate agli stranieri e alla migrazione.

“I giovani vogliono avere tutto dalla vita. Vogliono essere indipendenti e lavorare in una compagnia internazionale; vogliono risparmiare meno ma anche essere proprietari della propria casa”, scrive CS in un notaCollegamento esterno.

Sono inoltre sempre online per comunicare fra di loro, leggere notizie, giocare e scoprire nuove piattaforme social.

“In conclusione possiamo affermare che i giovani sono una generazione ‘stressata’ “, si legge.

Politica

La maggior parte degli interpellati in Svizzera e all’estero ritiene positivo che le problematiche politiche siano discusse e commentate nel web. Lo considera un bene per la politica stessa.

Ma i giovani sono coscienti anche dell’altro lato della medaglia: la possibilità che gli interventi sui social media possano essere manipolati. Solo una minoranza – con l’eccezione dei giovani di Singapore – crede che i commenti siano sempre autentici e genuini.

A parte in Svizzera, i giovani sono d’accordo nell’affermare che “Facebook, Twitter e i commenti online rendono la politica più interessante e motivano a diventare politicamente più attivi”.

Anche nella Confederazione, il 39% degli interpellati è dell’opinione che la democrazia sul web faciliti la partecipazione ai processi decisionali.

Giornali gratuiti

I giovani svizzeri si dividono fra chi si informa tramite i siti d’informazione online più volte al giorno e chi non lo fa del tutto. I giornali gratuiti sono la più importante fonte di notizie per il 62% dei giovani elvetici, in calo rispetto al 75% del 2010. La concorrenza rappresentata da portali web e social media sta infatti crescendo velocemente.

Alla domanda su quali media ritengono affidabili, gli interpellati svizzeri hanno messo al primo posto le radio e le televisioni pubbliche, seguite da Neue Zürcher Zeitung (NZZ) e Tages-Anzeiger. I canali esclusivamente digitali come YouTube, Facebook e Twitter sono invece in fondo alla classifica.

Migrazione

Soprattutto in Svizzera, le preoccupazioni dei giovani non sono molto diverse da quelle degli adulti. Le tematiche legate ai rifugiati e ai richiedenti asilo sono citati dal 46% degli intervistati fra le cinque maggiori preoccupazioni. Questa quota nel 2010 era del 22%.

Seguono le questioni relative alla libera circolazione delle persone, agli stranieri e agli immigrati (45%) e quelle legate alle pensioni versate dallo Stato (AVS) e alla previdenza per la vecchiaia (44%). In controtendenza rispetto agli altri paesi, in Svizzera i temi legati alla disoccupazione e all’ambiente scendono nella graduatoria.

 

 

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