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Fiducia ritrovata ma non cieca nelle banche svizzere

Nonostante le turbolenze che si sono abbattute dal 2008 sulla piazza finanziaria, quattro svizzeri su cinque affermano di avere fiducia nella propria banca. Keystone / Martin Ruetschi


Dopo oltre un decennio di crisi e ristrutturazioni, l’immagine del settore bancario appare di nuovo globalmente positiva alla maggioranza della popolazione. Secondo un sondaggio, oltre i due terzi degli svizzeri considerano però che le banche rimangono al centro di scandali e riciclaggio di denaro.

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 maggio 2019

La reputazione della piazza finanziaria è sensibilmente migliorata negli ultimi due anni, che coincidono anche con una ripresa economica del settore bancario, dopo un lungo periodo di assestamento, e con la fine del segreto bancario a livello internazionale.

In base al sondaggioLink esterno, realizzato in marzo dall’istituto gfs.bern, il 58% delle persone intervistate considera positivamente l’immagine delle banche attive in Svizzera – contro il 49% nel 2017. Per il 29% (percentuale identica due anni fa) non è né positiva né negativa, mentre il 13% (21%) esprime un giudizio negativo.

Il settore bancario risale quindi, almeno globalmente, al livello di fiducia di cui godeva prima dell’inizio della crisi finanziaria internazionale. È infatti la prima volta, dal 2008, che oltre la metà degli svizzeri nutre di nuovo un’immagine positiva nei confronti delle banche.

La rinnovata fiducia è legata soprattutto alla solidità, all’affidabilità e alla professionalità del settore bancario, considerate positivamente da oltre l'80% degli interrogati.

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Nononstante la recente crisi finanziaria, la stragrande maggioranza degli svizzeri ritiene che il settore bancario mantenga tuttora una grande importanza a livello economico. Il 78% delle persone contattate considera che le banche apportano un grande contributo a livello fiscale e il 72% che svolgono un ruolo essenziale per il finanziamento delle piccole e medie imprese.

Il sondaggio, commissionato dall’Associazione svizzera dei banchieri (ASB)Link esterno, rivela però che la fiducia della popolazione nei confronti delle banche non è incondizionata. Inchieste giudiziarie, multe, eccessi e bonus milionari hanno scalfito seriamente l’immagine delle banche per quanto riguarda la loro responsabilità sociale e il rispetto degli obblighi di diligenza. 

Oltre due terzi degli intervistati esprimono giudizi negativi in quest'ambito, E, ciò, nonostante le complesse normative introdotte negli ultimi anni per prevenire abusi e attuare la strategia per una piazza finanziaria pulita.

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Vi è un altro aspetto che preoccupa la popolazione e, in particolare, la clientela delle banche: la crescente digitalizzazione che espone innanzitutto le banche al pericolo di attacchi informatici. Per il 44% degli interrogati, la digitalizzazione rende meno sicuro il denaro depositato nelle banche, mentre solo il 30% ritiene che sia più sicuro.

Agli occhi di una grande maggioranza, il settore bancario rimane un importante datore di lavoro, ma la digitalizzazione rischia anche di portare ad un’ulteriore soppressione dei suoi impieghi. Le profonde ristrutturazioni avvenute in seguito alla crisi finanziaria hanno già provocato, in questi ultimi anni, una sensibile riduzione degli effettivi in Svizzera. Oggi le banche danno ormai lavoro solo al 3,5% del totale delle persone attive.

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