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Il ‘Made in Germany’ eclissa per la prima volta la Swissness

Il marchio "Swiss Made" è ancora oggi sinonimo di affidabilità e qualità per molti consumatori in tutto il mondo. Keystone

I prodotti e i servizi svizzeri continuano a godere di una buona immagine all'estero, tuttavia quanto a reputazione vengono per la prima volta superati dal "Made in Germany". Lo indica uno studio dell'Università di San Gallo (HSG). 

Stando alla ricerca “Swissness Worldwide 2016”, pubblicata giovedì, i prodotti e servizi tedeschi ricevono il voto 8.0 – su una scala da 1 a 10 – mentre quelli elvetici 7,9. Seguono i prodotti giapponesi (7.6), statunitensi (7.4) e britannici (7.3). I giudizi peggiori vengono invece ottenuti da prodotti e servizi russi (5.7), brasiliani (5.6), cinesi (5.4) e indiani (5.3). 

Swissness Worldwide 2016 

Per lo studio, condotto dall’Università di San Gallo, assieme alla htp St. Gallen Managementberatung AG e all’agenzia pubblicitaria zurighese Jung von Matt/Limmat, sono state interrogate online 7’914 persone in 15 paesi nel mese di aprile. 

Gli autori rilevano che a meno di sei mesi dall’entrata in vigore delle ordinanze esecutive riguardanti il progetto “Swissness” volto a tutelare il marchio “Swiss made” nel mondo, la metà delle imprese non ha ancora adottato una strategia in questo senso, e ciò sebbene molte di esse intenda puntare maggiormente sull’origine dei loro prodotti e servizi.

I consumatori svizzeri e stranieri sono disposti a spendere anche oltre il doppio per un orologio di lusso con il marchio “Swissness”, per formaggi e cosmetici fino al 50% e per le vacanze sulla neve il 7% in più. I settori in cui le persone interrogate si dicono meno disposte a pagare un supplemento per la bandiera rossocrociata sono le compagnie aeree, le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione e la fabbricazione di macchine. In Svizzera il 43% degli interpellati è attento all’origine di un prodotto o di un servizio. 

I prodotti e servizi elvetici sono considerati simboli di affidabilità e fidatezza, lusso ed esclusività nonché tradizione così come ecologici e rispettosi dell’ambiente. Quale miglior ambasciatore del marchio “Swissness” gli interrogati hanno citato Roger Federer, che rappresenta valori come affidabilità e disposizione al duro lavoro. Da notare che al secondo e terzo posto seguono, a grande distanza, Guglielmo Tell e Albert Einstein. 

I più grandi “fan” del marchio “Made in Switzerland” – dopo gli svizzeri che danno il voto 8.8 su una scala di 10 – si trovano in Brasile (8.6), Russia (8.4), Cina (8.4) e India (8.3). Per gli autori della ricerca, ciò è rallegrante considerando che questi paesi – i cosiddetti Bric – mostrano tassi di crescita tendenzialmente alti e che vi vive circa il 40% della popolazione mondiale. Giappone e Francia sono i mercati più critici nei confronti del marchio “Swiss made”, ma anche qui l’apprezzamento dei prodotti con origine elvetica è comunque molto elevato. 

Complessivamente la Svizzera quale paese si piazza al primo posto per quanto riguarda l’affidabilità, il rispetto, la simpatia, la qualità di vita e la bellezza del paesaggio. Per quel che concerne l’apertura al mondo è preceduta da Germania e USA, per la ricerca così come l’innovazione/modernità viene superata da Giappone, Stati Uniti e Germania. 


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