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Sicurezza informatica: Rohner (Credit Suisse), serve azione comune

In materia di sicurezza informatica non si può fare da soli. KEYSTONE/EPA/ERIK S. LESSER sda-ats

(Keystone-ATS) Per garantire che la piazza finanziaria svizzera sia ben attrezzata contro i pericoli della criminalità informatica serve un’azione concertata tra attori pubblici e privati: ne è convinto il presidente del consiglio di amministrazione di Credit Suisse Urs Rohner.

“La sicurezza informatica rappresenta il rischio più grande per il sistema finanziario e bancario”, ha avvertito Rohner durante un dibattito organizzato ieri sera a Zurigo dall’Efficiency Club, associazione che promuove lo scambio di idee fra personalità del mondo dell’economia, della politica e della cultura.

La protezione dell’infrastruttura dati delle banche è “una sfida quotidiana che richiede un’azione comune di attori pubblici e privati”, ha aggiunto il manager. Se un hacker fosse in grado di penetrare il nucleo dell’infrastruttura informatica e bloccare il sistema bancario per 48 ore rischierebbe di “causare il caos”, ha aggiunto. “Dobbiamo garantire con risorse significative che questo non possa accadere”, ha insistito.

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