Il turismo svizzero approfitta della “paura del terrorismo”
Dopo la serie di attentati che ha colpito Francia, Turchia e Tunisia, gli svizzeri preferiscono evitare queste destinazioni per le loro vacanze. Sono dunque in molti ad aver optato per il soleggiato Ticino, le montagne dell’Oberland bernese e dei Grigioni o la regione del Lago Lemano, dove si sentono più sicuri.
Parigi era una delle destinazioni preferite degli svizzeri, fino agli attentati terroristici che a due riprese hanno scosso la capitale nel gennaio e novembre 2015. I pernottamenti sono crollati del 20% nel primo trimestre dell’anno.
“Ci si rende conto dell’importanza della sicurezza soltanto quando questa è minacciata”, afferma Christian Lässer, professore di turismo all’università di San Gallo. “I paesi sicuri come la Svizzera presentano dunque un vantaggio”.
Tra le destinazioni più gettonate per le vacanze figurano i cantoni di Ticino e Grigioni, e le regioni del Lago Lemano e dell’Oberland bernese, secondo il vicedirettore di Svizzera Turismo Urs Eberhard.
Molti svizzeri preferiscono insomma restare in patria. Una tendenza che si riflette anche nelle statistiche: tra gennaio e maggio, i pernottamenti in Svizzera sono aumentati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche Germania e Austria – considerati paesi sicuri – hanno visto crescere il numero di turisti elvetici. Un’evoluzione che è però legata probabilmente anche alla debolezza dell’euro rispetto al franco.
Secondo Urs Eberhard, in futuro il fattore sicurezza avrà un’influenza ancor più grande sulla scelta delle mete per le vacanze. “La gente probabilmente si chiederà: ‘Voglio davvero mettermi in una situazione che non posso più controllare? Quante sono le probabilità che venga colpito pure io?”.
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