La televisione svizzera per l’Italia

Così scoppiò la febbre dei centri commerciali

Progetto dell atrio del centro commerciale Serfontana, con arredamento e clienti (disegno matita-rendering)
Quando i "rendering" non li faceva il computer (progetto del c. c. Serfontana) RSI-SWI

Primi anni Settanta. Nella Svizzera italiana, si aprono i cantieri dei primi grandi centri commerciali, che saranno presto un'attrazione anche per i consumatori d'oltrefrontiera.

La formula è già testata oltre San Gottardo, dove il Tivoli di Spreitenbach realizza una cifra d’affari di mezzo milione di franchi al giorno.

I promotori degli ‘shopping center’ di Morbio Inferiore e Balerna sanno bene che l’estremo sud del Paese non è densamente popolato come il Canton Argovia. Puntano però alla clientela della vicina Italia.

Hypermarché vs. shopping mall

Nella penisola, infatti, i prima centri commerciali stanno nascendo sul modello francese, che consiste nell’abbinare a un super- o ipermercato una manciata di attività satellite, che offrono servizi diversi dal negozio principale.

Cartina stilizzata della regione di confine Svizzera-Italia con cerchi concentrici e numero di abitanti
Estensione ed entità della potenziale clientela. RSI-SWI

In Svizzera ci si ispira piuttosto al modello americano chiamato “(shopping) mall”, dove decine di negozi, anche in concorrenza tra loro, vivono sotto lo stesso tetto, con spazi comuni per promozioni e animazioni, e servizi aggiuntivi.

Il Tivoli, ad esempio, include una cappella ecumenica e una piscina. La stessa, per qualche anno, sarà in servizio anche a Morbio, dove invece si rinuncerà –scopriamo da questo documento d’archivio- a edificare un palazzo di uffici e appartamenti.

Questione umana e ambientale

In questo approfondimento del 1972, si rende conto non soltanto dei numerosi progetti di shopping center in Ticino (alcuni vedranno effettivamente la luce solo negli anni Ottanta) ma anche degli interrogativi che questi sollevano.

Contenuto esterno

A dispetto di studi che indicano che il consumatore preferisce ancora l’ambiente umano e gradevole della città, la maggior parte dei primi inquilini dei centri vi si trasferirà da Chiasso, la cittadina di confine. Inoltre, si pone il problema del traffico.

‘La febbre dello shopping’, di Silvano Toppi, è stato trasmesso il 16 giugno del 1972 nell’ambito della rubrica ‘Prisma – Problemi economici e sociali’ dalla allora TSI, Televisione della Svizzera italiana (oggi Radiotelevisione svizzera RSICollegamento esterno).

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