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Sempre più svizzeri all’estero… per un po’

Circa il 75% degli svizzeri all'estero ha la doppia cittadinanza Keystone

Più di 700 mila svizzeri vivono all'estero. La maggior parte in Europa. Nella Confederazione c'è una chiara tendenza a emigrare per motivi professionali e soltanto per un certo periodo, rileva l'Organizzazione degli svizzeri all'estero (OSE).

La statistica sugli svizzeri all’estero del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) elenca minuziosamente quanti cittadini elvetici risiedono in ogni paese del mondo. Non contiene però alcuna informazione sulla durata dell’espatrio o sulle motivazioni.

“Riteniamo che molte persone vadano all’estero per motivi professionali”, dice a swissinfo.ch la responsabile della comunicazione dell’OSE Ariane Rustichelli.

“Da una decina d’anni, c’è anche un’altra chiara tendenza: sempre più persone si trasferiscono all’estero solo per pochi anni poi tornano. La maggior parte lo fa per motivi professionali o per una formazione”, spiega Ariane Rustichelli.

La maggior parte degli svizzeri all’estero vive in Francia (183’754). Seguono la Germania con 79’050 e gli Stati Uniti con 75’637. In coda figurano, Sao Tomé e Principe, Micronesia e Kiribati, ciascuno con uno svizzero.

Dalla statistica 2011 emerge che in percentuale c’è una crescita relativamente elevata di svizzeri all’estero nei paesi asiatici, anche se in cifre assolute restano a un livello basso. “Posso immaginare che anche in questo caso molti vadano a lavorare nei paesi economicamente più attivi”, dice Rustichelli.

I pensionati – un pregiudizio

“Naturalmente ci sono pensionati che si trasferiscono in Asia, ma i tre quarti degli svizzeri all’estero sono in età attiva, cioè tra i 18 e i 65 anni. L’affermazione secondo cui gli svizzeri all’estero sono in maggioranza pensionati, è un pregiudizio”.

Il DFAE conferma che un numero crescente di svizzeri si trasferisce per un tempo relativamente breve all’estero. “Molti emigrano per perfezionarsi professionalmente o per completare il proprio curriculum durante sei mesi o un anno e non per stabilirsi all’estero”, afferma il capo delle Relazioni con gli svizzeri all’estero del DFAE, Jean-François Lichtenstern.

Sempre di più vogliono votare ed eleggere

Dalla statistica risulta che ogni anno, grosso modo 30mila svizzeri espatriano e 25mila rimpatriano. Nel 2011, il numero degli svizzeri immatricolati all’estero è aumentato di 8’517 persone. Ciò rappresenta una progressione dell’1,23%.

Ancora più forte, con un tasso del 5,5%, è l’incremento degli svizzeri all’estero che si sono iscritti in un catalogo elettorale e hanno quindi espresso la volontà di esercitare i loro diritti politici negli scrutini che si tengono nella Confederazione. Alla fine del 2011 gli iscritti erano 143’288.

Petizione per l’e-voting

Considerato l’interesse sempre più elevato, l’OSE ha lanciato una petizione che chiede una rapida introduzione del voto elettronico. “Troppo spesso il voto per corrispondenza non funziona”. Inoltre l’introduzione dell’e-voting rappresenta anche “un ammodernamento immediato nell’interesse di tutti gli elettori e costituisce uno strumento indispensabile per il futuro della democrazia diretta in Svizzera”, scrive l’OSE in un comunicato stampa.

Per i comuni e i cantoni, il voto tramite internet significa anche “uno sgravio e una razionalizzazione notevoli”, poiché il conteggio automatico dei voti è più veloce e meno costoso, aggiunge l’OSE. In sintesi, il voto online è una necessità “urgente” per rispondere alle esigenze sia degli svizzeri all’estero, sia delle giovani generazioni.

Gli svizzeri all’estero dal 1977 possono votare e candidarsi in tutti i 26 cantoni alle elezioni del Consiglio nazionale (Camera bassa del parlamento). Alle elezioni del Consiglio degli stati (Camera alta) hanno questi diritti solo in 11 cantoni.

Per partecipare alle elezioni federali, gli espatriati che hanno trasferito il domicilio all’estero, devono essere immatricolati presso la rappresentanza diplomatica o consolare svizzera nel paese in cui risiedono ed essere registrati nel catalogo elettorale di un comune di voto in Svizzera. Quest’ultimo può essere quello d’origine oppure uno in cui l’espatriato è stato precedentemente domiciliato.

Dal 1992, quando è stato introdotto il voto per corrispondenza, la partecipazione politica della Quinta Svizzera è aumentata continuamente. Alla fine del 2011 erano 143’288 gli svizzeri all’estero iscritti nei cataloghi elettorali in patria.

(Traduzione dal tedesco: Sonia Fenazzi)

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