San Gottardo, ecco perché si sta in coda
È il terzo fine settimana di controesodo, e migliaia di veicoli si dirigono verso il portale sud della galleria autostradale del San Gottardo facendo scattare l'accensione dei semafori. Ma quali principi segue, il dosaggio del traffico?
A mezzogiorno di sabato 19 agosto, nella centrale operativa della Polizia stradale a Camorino, le telecamere puntate sull’autostrada A2 mostrano 7 chilometri di coda tra Biasca e il portale sud della galleria del San Gottardo.
Chi è in strada, si arma di pazienza. Chi è in centrale, garantisce la sicurezza secondo precise soglie dettate dall'Ufficio federale delle strade (USTRALink esterno):
- 1000 veicoli verso nord: entra in funzione il semaforo/dosaggio al portale
- 3 km di coda: si chiude l'entrata autostradale di Airolo
- 6 km di coda: scatta il dosaggio prima della galleria della Biaschina
Misure che da fine luglio sono scattate quasi tutti i giorni, per un flusso di veicoli capace di sfiorare le ventimila unità in 24 ore.
Il dosaggio
Il dosaggio del traffico alla Biaschina, una ventina di chilometri prima del San Gottardo, è una misura pensata per evitare che i veicoli sostino nelle successive gallerie e per non penalizzare lo svincolo di Quinto.
Nel punto di dosaggio, solo due corsie su tre sono transitabili: lo scopo, spiega il portavoce della Polizia cantonale Claudio Ferrari, è non avere un passaggio verso nord completamente sbarrato e permettere il passaggio di veicoli di soccorso in caso di emergenza anche all’interno della coda stessa.
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