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SECO rivede al rialzo le sue previsioni sulla crescita

La SECO rivede al rialzo le previsioni del PIL svizzero KEYSTONE/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha rivisto al rialzo le sue previsioni della crescita per la Svizzera, alla luce del dinamismo della congiuntura mondiale.

Per il 2017 punta ora su una progressione del prodotto interno lordo (PIL) dell’1%, anziché dello 0,9% come annunciato in settembre. Per il 2018, il PIL dovrebbe far registrare una crescita del 2,3% (+2% in precedenza), indica la SECO in una nota odierna.

Secondo gli esperti della Confederazione, “l’economia svizzera ha lasciato dietro di sé il lento ritmo di crescita della prima metà del 2017 e ha fatto registrare un forte incremento nel terzo trimestre”.

All’inizio dell’anno la progressione del PIL era sostenuta praticamente solo dal settore industriale, mentre nel frattempo ha di nuovo iniziato a crescere anche la maggior parte dei settori del terziario. Data la prima metà dell’anno piuttosto contenuta, per il 2017 la crescita del PIL dovrebbe risultare moderata.

L’andamento dell’economia svizzera è sorretto dalla consolidata e più ampia ripresa dell’economia mondiale. Secondo il gruppo di esperti, per il 2018 si prevede quindi una crescita del PIL nettamente superiore alla media.

Il ritmo sostenuto della crescita dovrebbe mantenersi sia a livello internazionale che in Svizzera, prima di rallentare nella seconda parte del lasso di tempo considerato. La SECO stima quindi una crescita dell’1,9% per il 2019.

Il settore elvetico delle esportazioni approfitterà della buona congiuntura economica mondiale, soprattutto se l’indebolimento del franco osservato ultimamente si rivelerà duraturo, spiega ancora la SECO. I settori sensibili alla congiuntura e ai tassi di cambio, come il turismo e l’industria delle macchine, dell’elettronica e dei metalli, ma anche dell’industria chimica e farmaceutica, dovrebbero approfittarne.

La crescita, fanno notare gli esperti della SECO, sarà sostenuta anche dalla domanda interna. Al pari di quanto accade a livello internazionale, gli investimenti in beni di equipaggiamento dovrebbero accelerare nettamente. I portafogli degli ordinativi sono pieni e le condizioni di finanziamento buone.

Crescita moderata invece per i consumi privati. La situazione sul mercato del lavoro dovrebbe distendersi e la popolazione continuare a crescere, ma i salari reali non dovrebbero evolvere granché. Circa gli investimenti nella costruzione, dovrebbero consolidarsi ad un livello elevato.

Sul mercato del lavoro dovrebbe proseguire il buon momento attuale, con un leggero aumento dell’impiego (0,4%) e un tasso di senza lavoro per l’anno corso del 3,2%. Gli esperti prevedono una crescita ulteriore dell’impiego dell’1,2% per il 2018 e dell’1% per il 2019. Nel corso di questo lasso di tempo, la disoccupazione dovrebbe scendere a, rispettivamente, il 2,9% e il 2,8%.

Il prezzo del petrolio contribuisce da parte sua alla normalizzazione del rincaro per quest’anno, che dovrebbe toccare lo 0,5% in media annuale.

Nonostante l’ottimismo che pervade le previsioni della SECO, non mancano i rischi per la congiuntura elvetica, legati alle vicende internazionali (Corea del Nord e Brexit). Se gli scenari peggiori dovessero materializzarsi, anche solo parzialmente, il franco potrebbe subire nuove pressioni al rialzo e frenare le esportazioni.

A suscitare interrogativi è anche la politica economica degli Stati Uniti, in particolare la riforma fiscale. In Svizzera, inoltre, l’aumento degli alloggi vacanti rischia di generare un rallentamento accresciuto del settore della costruzione.

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