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Le rinnovabili piacciono anche ai conservatori

In un grafico, quota di energia eolica (sul totale delle rinnovabili prodotte) in alcuni Stati americani conservatori.
Quota di energia eolica (sul totale delle rinnovabili prodotte) in alcuni Stati americani. RSI-SWI

Negli Stati Uniti, divide l’opinione pubblica la decisione di Donald Trump di abrogare le norme per ridurre le emissioni di gas serra. Il presidente, cancellando il lavoro del predecessore Barack Obama, intende ridare slancio all’industria del carbone, ma non tiene conto dell’ampio sostegno della popolazione alle energie rinnovabili.

Il sostegno alle rinnovabili è tangibile anche in alcuni Stati conservatoriCollegamento esterno. Le pale eoliche girano ormai ad esempio anche nella Carolina del Nord. Il primo parco sorge a Biscoe: 90 chilometri quadrati, 104 turbine.

“La retorica del Presidente sulla difesa del carbone non corrisponde a quel che sentiamo qui tra la popolazione”, assicura al TelegiornaleCollegamento esterno della Radiotelevisione svizzera RSI Katharine Kollins, presidente della Southeastern Wind Coalition (SewindCollegamento esterno).

“I nostri consumatori vogliono energie alternative e sostengono gli investimenti per la diversificazione delle fonti energetiche”.

Stati repubblicani all’avanguardia

Non in tutti gli Stati conservatori le rinnovabili sono un fenomeno recente:  almeno altri 5 (Nord e Sud Dakota, Iowa, Kansas e Oklahoma) hanno da tempo abbracciato energie alternative a quelle fossili, con percentuali di eolico che variano dal 23 al 37%.

Persino il Texas dei petrolieri (col suo 13%) si è lanciato nel settore, facendo degli Stati Uniti il primo produttore di energia eolica al mondo.

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Del resto, sia tra i democratici sia tra i repubblicani vi è una maggioranza favorevole: “In ambito di politica energetica non ci sono grandi differenze tra i due partiti”, conferma Mark Fleming, presidente dei Conservative for Clean Energy (sito webCollegamento esterno).

Non-solo-eolico

In Carolina del Nord, anche il solare sta vivendo un boom, grazie a incentivi fiscali e investimenti massicci che mirano a farne il secondo produttore tra gli Stati americani.

“L’energia solare è diventata non soltanto la forma di energia più pulita, ma anche quella più a buon mercato che produciamo qui in Nord Carolina”, spiega Joel Olsen, proprietario della Montgomery Solar FarmCollegamento esterno.

Ma la Casa Bianca non si accorge, di questa rivoluzione verde? “Spesso gli elettori conservatori sono più avanti dei politici che eleggono”, commenta Fleming. “Ma alla fine anche i politici si metteranno in riga”.

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