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Ticino bordello virtuale d’Italia?

Il cartellone apparso oggi ai bordi delle strade ticinesi tvsvizzera

L'insostenibile convivenza tra portali di escort e immagine cantonale

Luisa milf italiana, caucasica 44 anni, bionda, specializzata in massaggio prostatico, bondage, sadomaso soft e sesso orale (sia coperto che scoperto) vi aspetta, insieme a decine di altre ragazze o signore sul sito www.sweetticino.ch.

Si tratta dell’ultimo arrivato nella nutrita schiera di portali che danno visibilità alle prostitute ticinesi, ma anche di Varese e Como, e sta assurgendo ad una certa fama a causa della campagna di cartellonistica piuttosto aggressiva che tenta -non senza una certa faccia tosta- di coniugare finto perbenismo (escort per strada? Non sia mai!) alle seducenti curve del secondo lato B più conosciuto dopo quello dei 45 giri.

Il sito è molto simile agli innumerevoli portali che l’hanno preceduto: arrivi e trovi un paginone con una sorta di album di figurine. Solo che invece di calciatori con la maglia della nazionale, ci trovi belle (?) signore che di maglie non ne hanno proprio. Al massimo un accenno di intimo.

Cliccando su una “figurina”, invece di ruolo, squadra e statistiche, troverai descrizioni tipo: “caldissima ungherese, 22enne tutta da gustare” oppure “corpo nato per il piacere, amante dei lunghi preliminari”, più una vera e propria scheda con le “specialità della casa” e i (presunti, presuntissimi) dati anagrafici della peripatetica. Oltre ovviamente alla località ed al numero di telefono cellulare.

Sweetticino non ha nulla di particolare e di per se non è né illegale né più immorale dei vari bestticino.ch, escortticino.ch e incontriticino.com, tutti siti che vendono la stessa merce alla stessa clientela, per lo più italiana.

La domanda che sorge è però da dove nasca la necessità di inserire per forza nel nome del sito quello del cantone. Cercando escort e Ticino in Google escono almeno un trentina di siti.

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Insomma, non è che la cosa dia del cantone un’immagine proprio immacolata. La parola Ticino sembra ormai diventata una sorta di marchio di qualità per il sesso a pagamento. Un altro po’ e ci ritroveremo con la denominazione di origine protetta delle prostitute.

D’altro canto, ci ha spiegato il cancelliere Giampiero Gianella, in Svizzera il commercio è libero, come pure la prostituzione, e non è possibile proteggere la parola “Ticino” da questo uso diciamo un po’ spregiudicato.

Una nuova legge, prevista per il 2016 consentirà di intervenire in alcuni casi, ma solo se oltre al nome si dovessero usare anche altri tratti distintivi dell”Istituzione, come il logo o la bandiere.

In buona sostanza: finché il loro lato B non avrà un gluteo rosso ed uno blu, a sweetticino potranno stare tranquilli

Gino Ceschina

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