La televisione svizzera per l’Italia

No, stavolta Natale in India non fa ridere

tvsvizzera

Hypercorsivo di Massimo Donelli

Fermate per strada un italiano.

Uno qualunque.

Non importa l’età, la condizione sociale, il sesso.

Ripeto, un italiano qualunque.

O un’italiana, ovvio.

Bene.

L’avete fermato/a?

Perfetto.

Ora chiedete: “Se le dico ‘Natale in India’, che cosa le viene in mente?”.

Scommetto che tutti daranno la stessa risposta.

Questa: “Il film con Massimo BoldiCollegamento esterno e Christian De SicaCollegamento esterno!“.

Natale in IndiaCollegamento esterno, appunto, ossia il cinepanettoneCollegamento esterno che, a cavallo tra il 2003 e il 2004, incassò quasi venti milioni di euro.

Ora raddoppio.

Cioè faccio un’altra scommessa.

Sicuro di vincere anche questa.

Provate, per favore, una seconda domanda: “Lei sa chi è Salvatore GironeCollegamento esterno?“.

Sono sicuro che lui/lei sbarrerà gli occhi.

E, ben che vada, dirà “Un attore!” pensando a quel Remo GironeCollegamento esterno divenuto famoso con La piovraCollegamento esterno, celebrata fiction sulla mafia.

No, nessuno sa chi è Salvatore Girone.

Se lo sono dimenticati tutti, il povero Salvatore, sergente della Marina militare,fuciliere del Battaglione San MarcoCollegamento esterno in servizio alla caserma Carlotto di Brindisi.

Che, anche quest’anno, per la terza volta consecutiva, passerà il Natale lontano da casa, prigioniero nell’ambasciata italiana di Nuova Delhi.

Perché?

Perchè è accusato, senza prove, di aver ucciso due pescatori indiani il 15 febbraio del 2012 nelle acque del KeralaCollegamento esterno, assieme al collega Massimiliano Latorre, capo di prima classe della Marina, anch’egli fuciliere del Battaglione San MarcoCollegamento esterno, anch’egli in servizio alla Carlotto.

Mentre Latorre, colpito da ischemia il 31 agosto 2014 e operato al cuoreCollegamento esterno il 5 gennaio 2015 al Policlinico San Donato (Milano), ha ottenuto una proroga del permesso di convalescenza e sarà a Taranto almeno fino al 13 gennaio 2016, Girone, a parte due brevi parentesi italiane tra dicembre 2012Collegamento esterno e marzo 2013Collegamento esterno, è sempre rimasto in India, lontano dalla moglie Vania e dai figli Michele (14 anni) e Martina (8 anni).

Un calvario destinato a durare, giacchè il Tribunale arbitrale internazionale, istituito il 6 novembreCollegamento esterno, impiegherà da due a tre anni prima di emettere un verdetto sulla vicenda.

Non basta.

L’India vuole trattenere Salvatore fino alla sentenza.

E pretende che Massimiliano, una volta guarito, riprenda a fargli compagnia in ambasciata a Nuova Delhi.

L’Italia, invece?

Sabato 12 dicembre, fa sapere la FarnesinaCollegamento esterno, si è rivolta al Tribunale arbitrale chiedendo che Girone possa tornare a casa e lì attendere il verdetto finaleCollegamento esterno.

Verrà ascoltata?

Fino ad oggi due presidenti della Repubblica (Giorgio NapolitanoCollegamento esterno, che nemmeno li citò nel discorso d’addioCollegamento esterno; e Sergio MattarellaCollegamento esterno, che rimediò alla gaffe del predecessore inserendoli nel discorso d’insediamentoCollegamento esterno), tre presidenti del consiglio (Mario MontiCollegamento esterno, Enrico LettaCollegamento esterno, Matteo RenziCollegamento esterno), tre ministri della Difesa (Giampaolo Di PaolaCollegamento esterno, Mario MauroCollegamento esterno, Roberta PinottiCollegamento esterno) e cinque ministri degli esteri (Giulio Maria Terzi di Sant’AgataCollegamento esterno, Mario Monti che lo sostituì ad interimCollegamento esterno, Emma BoninoCollegamento esterno, Federica MogheriniCollegamento esterno e Paolo GentiloniCollegamento esterno) non sono riusciti a risolvere la faccenda.

Indecisi?

Impotenti?

Inadeguati?

Come ha scrittoCollegamento esterno un giornalista serio, Toni CapuozzoCollegamento esterno, nel libro Il segreto dei maròCollegamento esterno, molti, ai vertici dello Stato e nell’amministrazione militare, riuniti in un perverso intreccio di business e carrierismoCollegamento esterno, hanno anteposto il tornaconto personale alla liberazione di Latorre e Girone (finiti, oltretutto, al centro delle risse fra gli ex montiani), infilando un errore dietro l’altro.

Ma attenzione!

In Italia, per una volta, classe politica e opinione pubblica vanno a braccetto.

Non c’è stata, infatti, la minima mobilitazione popolare attorno ai due marò.

Che si dichiarano innocenti.

E, fino alla prova del contrario, lo sono.

Eppure…

…zero manifestazioni di massa….

…niente lenzuola (bianche) o bandiere (arcobaleno, tricolori) ai balconi…

…nessuna petizione degli intellettuali in servizio permanente effettivoCollegamento esterno (come si dice nel gergo militare)…

..non una star (della tv, della musica, del cinema) che abbia mosso un dito.

Silenzio assordante.

Vi immaginate, nella stessa situazione, gli israeliani, gli americani, gli inglesi, i russi, i francesi?

Dopo aver messo in piedi uno spettacolare apparato di comunicazione, le avrebbero provate tutte per riportare a casa i loro “ragazzi” (riuscendoci, probabilmente).

Latorre e Girone, invece, a parte un po’ di ping-pong parlamentareCollegamento esterno (ma proprio il minimo, eh…), non se li fila nessuno.

E – quel che è peggio – nessuno si vergogna.

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