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Buttet dà le dimissioni dal Parlamento

Yannick Buttet, il parlamentare svizzero al centro di uno scandalo di molestie sessuali si è dimesso dalla sua funzione di deputato dopo che nei suoi confronti è stato aperto un procedimento penale.

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Mi dimetto “indipendentemente dal procedimento penale attualmente in corso, il cui esito è ancora pendente”, rileva Buttet nel comunicato. “È stata data un’immagine di me nella quale non mi riconosco e dalla quale mi distanzio.”

Fino a tre anni di carcere

Buttet è al centro di un procedimento penale per coazione in seguito alla denuncia, per “reati contro l’onore e la libertà”, sporta dalla sua ex amante.  Un reato che potrebbe costargli fino a tre anni di carcere.

Nella notte tra il 18 e il 19 novembre, Buttet è stato fermato dalla polizia davanti al domicilio della sua ex amante: il quarantenne avrebbe suonato una ventina di volte il campanello all’entrata dell’immobile di Sierre in cui la donna vive con i suoi due bambini.

Questa avrebbe avuto una relazione extraconiugale con il parlamentare per un anno e mezzo. Dalla fine della loro storia, circa un anno fa, Buttet l’avrebbe perseguitata con sms, e-mail e telefonate, talora fino a 50 volte al giorno.

Altre accuse di molestie

La vicenda ha spinto diverse deputate federali e giornaliste a rivelare di essere state molestate da Buttet. Nei media alcune di loro hanno raccontato anonimamente i fatti, fornendo dettagli scabrosi sul comportamento del consigliere nazionale, in particolare in occasione di serate in cui il politico vallesano era apparentemente sotto l’effetto dell’alcol.

Buttet si era già dimesso dalle cariche di vicepresidente del PPD svizzero e della Società svizzera degli ufficiali (SSU). Era inoltre stato sospeso dalle sue funzioni quale tenente-colonnello. Non potrà quindi comandare il suo battaglione nei prossimi corsi di ripetizione. Dovrà anche consegnare l’arma di servizio all’arsenale, come da prassi per i militi oggetto di denuncia. Il quarantenne si era pure ritirato temporaneamente dai suoi mandati di consigliere nazionale e di sindaco di Collombey-Muraz, in Vallese.

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