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Salvato l’esploratore disperso nell’Artico

Thomas Ulrich, una missione solitaria più breve del previsto... Keystone

L'esploratore svizzero Thomas Ulrich è stato salvato sabato sera da un elicottero russo che lo ha rintracciato su un iceberg alla deriva.

Ulrich intendeva raggiungere il Polo Nord ed attraversare in solitaria e con gli sci di fondo l’oceano artico, dalla Siberia al Canada.

Dopo un primo tentativo fallito a causa del cattivo tempo, l’elicottero è riuscito a trarre in salvo il 39enne nella notte tra sabato e domenica (ora locale, +6 ore).

Il velivolo con a bordo Ulrich è tornato alla base Sredny e si è diretto verso la stazione meteorologica Golomyannyi, ha dichiarato il coordinatore della spedizione Hans Ambühl.

L’esploratore sta bene e non mostra segni di assideramento. Il suo team a Interlaken si mette in contatto con lui via telefono satellitare con cadenza oraria, ha aggiunto. Ulrich aveva inviato un segnale d’allarme giovedì.

1’725 km in tre mesi

Ulrich era partito mercoledì alla volta del Polo Nord in solitaria e con gli sci di fondo.

Giovedì aveva comunicato di trovarsi su un iceberg di 50 metri quadrati alla deriva ed aveva inviato un segnale di aiuto.

Il bernese di 39 anni era partito da Cap Arkticheski, al limite settentrionale dell’arcipelago di Severnaja Zemlja, nell’estremo Nord della Russia.

Stando alle notizie giunte da Mosca avrebbe portato con sè un telefono satellitare, un canotto gonfiabile e riserve alimentari per 100 giorni. Il suo obiettivo: percorrere 1’725 chilometri in tre mesi alla volta dell’isola canadese di Ward Hunt.

Ghiaccio sottile

Già poco dopo la partenza l’avventuriero ha dovuto lottare con il sottile strato di ghiaccio.

“All’inizio tutto è stato molto semplice e riuscivo ad avanzare bene. Durante la notte però le parti non ghiacciate sono diventate sempre più grandi”, scriveva Ulrich sul suo diario in internet.

Gonfiato il canotto si è quindi messo a remare, fin quando è stato bloccato da una grossa lastra di ghiaccio sottile.

“A questo punto non mi è rimasta alternativa se non quella di mettermi la tuta e continuare facendo la parte del rompighiaccio. I 300 metri fatti in questo modo sono stati molto duri”.

Celebre avventuriero

Prima dell’arrivo della primavera sono molti gli amanti degli sport estremi provenienti da Russia, Gran Bretagna, Francia e Danimarca che tentano di raggiungere il Polo Nord sugli sci o con i cani da slitta.

Thomas Ulrich vive a Interlaken (BE), è sposato e padre di tre bambini. Carpentiere di professione, è tra gli avventurieri-fotografi più celebri al mondo e ha già pubblicato diversi reportages sulla rivista “National Geographic”.

Da quattro anni è attivo anche come cameraman e produttore cinematografico: per la televisione svizzera ha realizzato un filmato sull’Eiger e uno sull’Everest.

swissinfo e agenzie

Thomas Ulrich vive a Interlaken, nel canton Berna.
È sposato e padre di tre bambini.
Ha già pubblicato diversi reportages su “National Geographic”.
Da quattro anni è attivo anche come cameraman e produttore cinematografico.

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