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Accertati casi di molestie alla tv svizzero-francese

Grattacielo con insegna RTS e parabole e antenne sul tetto, visto attraverso delle fronde
La sede ginevrina della Radio Télévision Suisse (RTS) in un'immagine d'archivio. Keystone / Martial Trezzini

Le inchieste su casi di molestie alla Radiotelevisione svizzera di lingua francese (RTS) confermano i comportamenti inadeguati di due collaboratori. Tra di essi non figura però il giornalista ed ex presentatore Darius Rochebin, anch'egli inizialmente sospettato. La consigliera federale Simonetta Sommaruga, ministra delle comunicazioni, si aspetta che tutto sia fatto per evitare altri episodi di sessismo, molestie o discriminazioni.

In seguito ai risultati delle indagini, commissionate dalla Società svizzera di radiotelevisione SSR dopo un articolo del quotidiano Le Temps, uno dei due collaboratori ha lasciato l’azienda mentre il secondo ha ricevuto una sanzione formale, indica un comunicato venerdì. Inoltre, l’ex caporedattore TV Bernard Rappaz -che aveva fatto un passo indietro- e il responsabile delle risorse umane lasceranno il proprio incarico.

Nel caso di Darius Rochebin, passato a un’emittente francese prima dell’esplosione del caso, nessuna testimonianza ha permesso di dimostrare atti rilevanti di molestie sessuali o psicologiche, lesioni della personalità o qualsiasi infrazione penale, precisa l’azienda.

Il Consiglio d’amministrazione della Società svizzera di radiotelevisione SSR ha presentato le sue scuse alle vittime delle molestie e affermato di avere piena fiducia nel direttore generale Gilles Marchand e nel direttore RTS Pascal Crittin.

Sulla base dei risultati dei rapporti indipendenti, commissionati lo scorso 4 novembre, il cda riferisce di aver avviato provvedimenti per migliorare l’integrità personale di collaboratrici e collaboratori. Il primo rapporto, relativo agli strumenti di protezione del personale, ha mostrato alcune lacune che saranno colmate. Il secondo, sulla responsabilità di dirigenti e servizi coinvolti, ha rilevato mancanze da parte del management, incluse quelle di Gilles Marchand -direttore RTS all’epoca dei fatti- che non ha svolto appieno il suo ruolo di vigilanza. Il terzo è quello che ha accertato i singoli casi di molestie.

“Inaccettabile”

Intanto, la responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) Simonetta Sommaruga ha definito “inaccettabili” le molestie subite da dipendenti della RTS e si aspetta che tutto sia fatto affinché casi simili non si ripetano.

Dalle indagini è emerso che diverse collaboratrici ne sono state vittime, sottolinea una nota del Dipartimento. Serve quindi un vero e proprio cambiamento della cultura d’impresa: la SSR deve provvedere affinché in tutte le sue unità aziendali sia dato il giusto peso alle segnalazioni e siano condotte le analisi del caso.

La consigliera federale -che ha seguito il dossier dall’inizio ed è stata informata nel corso della settimana dal presidente del CdA della SSR Jean-Michel Cina- avrà altri colloqui sul tema con la direzione e sarà tenuta al corrente delle misure intraprese.

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SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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