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Cuba celebra il “Che” a 50 anni dalla morte

È passato mezzo secolo dalla morte di Ernesto “Che” Guevara. Il medico argentino che partecipò alla rivoluzione cubana fu ucciso il 9 ottobre del 1967 in Bolivia, all’età di 39 anni. Domenica, a Santa Clara, il “Che” è stato omaggiato con una cerimonia, presa come occasione dal vicepresidente Miguel Diaz Canel per lanciare un messaggio agli Stati Uniti.

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A cinquant’anni dall’esecuzione del “Che”, i vertici cubani vi si ispirano ancora nei loro discorsi, come è accaduto domenica nel luogo che custodisce le sue spoglie e quelle dei suoi compagni d’armi.

“Avrebbe tenuto testa agli USA”

“Fedeli all’eredità di Guevara e a quella di Fidel”, ha detto il vicepresidente Canel, “riaffermiamo che Cuba non farà concessioni quanto alla sua sovranità e alla sua indipendenza, che non negozierà i suoi principi e non accetterà condizioni. i cambiamenti necessari per Cuba, li decide il popolo cubano”.

Settantamila le persone presenti. Tra di esse, oltre al presidente Raúl Castro, ex combattenti e più generazioni di persone comuni per le quali il Che resta un eroe, un esempio del passato. Per i vertici del Paese, è anche un filtro attraverso il quale valutare un presente che ancora oppone l’isola agli Stati Uniti di Donald Trump e alle sanzioni.

“Il Che avrebbe fatto la stessa cosa che sta facendo ora lo stato cubano, ossia tener testa agli Stati Uniti e mostrare che la nostra società è equa”, ha aggiunto Canel, mentre la figura di Guevara veniva celebrata dentro e fuori dai confini di Cuba.

Un ricordo elvetico

Che Guevara è un simbolo ma anche una figura storica. In veste di ministro dell’industria del governo cubano, fece tappa anche in Svizzera, a Ginevra. Di seguito qualche immagine, commentata da Aline Helg, professoressa all’Università di Ginevra ed esperta dell’America latina al tempo delle rivoluzioni. 

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