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Ricchi stranieri un po’ meno favoriti?

La modesta dimora di Phil Collins sul Lago Lemano Keystone

Il governo svizzero non intende rinunciare alle tassazioni globali per gli stranieri facoltosi, ma ritiene che questi ultimi dovranno comunque pagare di più per non scontentare la popolazione.

La recente decisione dell’esecutivo elvetico è volta a evitare nuovi attacchi contro le tassazioni globali accordate ai ricchi stranieri, attacchi che hanno già condotto all’abolizione – da inizio 2010 – di questa pratica a Zurigo, a diverse votazioni sul tema in altri cantoni e a parecchi interventi parlamentari.

In seguito alla crisi finanziaria, nella Confederazione è infatti aumentato il senso di irritazione verso i facoltosi contribuenti stranieri che proporzionalmente pagano meno dei cittadini svizzeri che lavorano e vivono nel paese. Irritazione presente anche nei paesi confinanti, che considerano le possibilità offerte dalla legislazione elvetica una forma di concorrenza sleale.

Questo particolare tipo di imposizione fiscale è contemplato nella Confederazione dal 1920, e consente ai cantoni di non considerare il patrimonio guadagnato all’estero dei ricchi stranieri che intendono trasferirsi in Svizzera senza svolgere attività lucrative. La tassazione secondo il dispendio avviene quindi – in genere – sulla base del valore locativo dell’immobile in cui il contribuente risiede, moltiplicato per cinque.

Nuove disposizioni

Di questa opportunità approfittano anche alcune celebrità, quali Phil Collins, Tina Turner e Michael Schumacher. Stando alle cifre più recenti, nella Confederazione 5’445 persone beneficiano di una tassazione forfettaria.

Lo scorso 30 giugno, il governo svizzero ha però raccomandato di utilizzare come base di calcolo per la tassazione il settuplo del valore locativo; inoltre, ai fini dell’imposta federale diretta deve valere una base minima di calcolo di 400’000 franchi. Anche per l’imposta cantonale è previsto un importo minimo, che i Cantoni potranno stabilire liberamente. Il governo ha pure evidenziato come i coniugi che vogliono essere tassati in base al dispendio devono adempiere entrambi tutte le condizioni.

Prima di poter essere applicati, i cambiamenti in questione dovranno comunque essere approvati dal parlamento.

Migliore accettazione e più soldi

Il governo spiega, nella sua presa di posizione, che «negli scorsi anni l’imposizione secondo il dispendio è stata sempre più spesso oggetto di critiche. Lo scopo delle misure proposte è quindi migliorare l’applicazione dello strumento affinché riscuota maggiori consensi, tenendo in debita considerazione sia i vantaggi della piazza svizzera sia l’equità fiscale».

La ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf ha dal canto suo sottolineato che la riforma costituisce un «compromesso realistico», aggiungendo che i nuovi parametri di calcolo – se accettati – dovrebbero comportare maggiori entrate per la Confederazione, facendo aumentare gli introiti da 130 milioni a circa 255 milioni di franchi.

Secondo Widmer-Schlumpf, è ipotizzabile che alcuni ricchi contribuenti decidano di lasciare la Svizzera, «ma non pensiamo saranno moltissimi». In ogni caso, per le persone che godono dell’attuale sistema è previsto un periodo transitorio di cinque anni.

Non finisce qui

Nonostante le proposte da parte dell’esecutivo, il partito socialista ha espresso la propria disapprovazione, sottolineando che il governo vuole legittimare «una deplorevole situazione», già valutata negativamente dal Tribunale federale.

Concretamente, i socialisti ritengono che l’introduzione di sistemi di calcolo meno generosi non basta: è necessario abolire del tutto l’imposizione globale basata sul dispendio per i ricchi stranieri. Una posizione che non stupisce la ministra delle finanze Widmer-Schlumpf: «La tassazione globale sarò oggetto di dibattiti ancora per tanto tempo».

La tassazione basata sul dispendio (forfettaria) riguarda le persone fisiche che, per la prima volta o dopo un’assenza di almeno dieci anni, acquisiscono domicilio o dimora fiscale in Svizzera senza esercitarvi attività lucrativa.

L’imposta è calcolata in base alle spese del contribuente e della sua famiglia. Poiché tale importo è piuttosto difficile da stabilire, come base di calcolo si ricorre in genere all’affitto pagato o al valore locativo della dimora.

Nella maggior parte dei Cantoni, il dispendio deve corrispondere almeno al quintuplo del valore locativo, rispettivamente della pigione

Le persone tassate globalmente non sono obbligate a dichiarare il loro patrimonio o i loro redditi all’estero: devono però dichiarare il patrimonio ed eventuali introiti in Svizzera.

Nel febbraio 2009, il Cantone di Zurigo ha accolto con il 53% dei voti un’iniziativa volta ad abolire a livello cantonale l’imposizione forfettaria, che è quindi stata tolta dal 1° gennaio 2010.

Iniziative volte ad abolire l’imposizione secondo il dispendio sono riuscite anche a San Gallo, Lucerna, Turgovia e Basilea Città. Le votazioni si terranno verosimilmente nel 2011 o nel 2012.

Dal canto suo, per rafforzare l’accettazione di questa forma di imposizione, il governo svizzero ha posto in consultazione un progetto che prevede di adeguare la legge in senso più restrittivo.

Nell’aprile del 2011 il parlamento svizzero ha comunque deciso di mantenere la possibilità di tassazione globale a livello federale.

Le persone che beneficiano di questa tassazione in Svizzera sono circa 5’500, buone parte residenti nei cantoni di Vaud, Ginevra, Vallese, Ticino e Grigioni.

traduzione e adattamento: Andrea Clementi

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