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Ricchi rifiuti

Un test sociologicamente e ambientalmente interessante swissinfo.ch

Che cosa c'è nel sacco della spazzatura degli svizzeri? Molti materiali riciclabili, nonostante la tassa. Lo dice uno studio dell'Ufficio Federale dell'ambiente delle foreste e del paesaggio.

Dimmi cosa butti e ti dirò chi sei

Al folklore svizzero non appartengono solo le mucche e la cioccolata. Gli stranieri che visitano il paese restano sempre colpiti anche dal rapporto che abbiamo con i rifiuti: cosa c’è di più svizzero del sacco con l’adesivo ben in vista? O i camion per la raccolta separata?

Restiamo un paese all’avanguardia per quel che riguarda il rispetto dell’ambiente. Ma gli sforzi fatti negli ultimi anni per incentivare la separazione dei rifiuti hanno dato risultati buoni più che altro per materiali come il metallo, la carta e il vetro. Sono ormai poche le persone che buttano bottiglie nella spazzatura e la carta viene riciclata per il 60%.

Non un lavoro per nasi e occhi delicati

L’ultima analisi dettagliata del contenuto dei sacchi della spazzatura degli svizzeri risale a dieci anni fa. Per capire cosa è cambiato nel frattempo nelle abitudini della popolazione, l’Ufficio per l’ambiente (UFAFP) ha intrapreso ora uno studio che consiste nell’aprire qualcosa come 500 chili di rifiuti contenuti nei sacchi di 33 comuni, rappresentativi di tutto il territorio nazionale (vedi lista sotto).

La prima fase dello studio si è conclusa nell’autunno 2001; ora è in corso la seconda fase in cui viene ripetuto il poco piacevole esercizio. Alcune decine di persone, molti studenti di discipline artistiche, per fortuna ben pagati, rovistano nei sacchi separando i rifiuti per categoria, che vengono catalogati e pesati.

Troppi rifiuti verdi

Il primo risultato che è già emerso dallo studio in corso, che si concluderà l’autunno prossimo, è che troppi rifiuti verdi finiscono nei sacchi. Chi abita in città, conosce il problema: in alcuni quartieri fino a qualche anno fa esistevano dei contenitori per il compostaggio. Ma l’esperienza non ha funzionato, perché troppi ci infilavano anche la spazzatura.

Se nei quartieri cittadini il problema è più difficile da risolvere, si può migliorare invece la raccolta di materiale per il compostaggio, in luoghi come i ristoranti o le mense, e soprattutto in campagna, come specifica a swissinfo Peter Gerber, del UFAFP. “Fa dispiacere ad esempio veder finire nei sacchi della spazzatura anche il vello delle pecore, da quando in Svizzera il commercio della lana non è più redditizio”.

Ricchi, pesanti rifiuti

Se aprendo i sacchi si è scoperto che in quanto a peso i rifiuti verdi sono al primo posto, è la plastica, soprattutto contenitori di vario tipo, che occupa il maggior volume. In generale la massa dei rifiuti provenienti solo dai sacchi non è aumentata moltissimo (pro capite circa 160 kg all’anno) ma quello che si nota è che nei comuni dove c’è la tassa, i sacchi sono molto più pesanti, come era prevedibile.

Per quanto riguarda i ritrovamenti più strani, a parte seghe e trapani funzionanti, protesi dentarie e animali domestici morti, è enorme la quantità di cibo ancora confezionato che finisce nella spazzatura. Il ritrovamento più curioso? Soldi, e nemmeno fuori corso.

Raffaella Rossello

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