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Rendere più efficace l’aiuto umanitario

L'aiuto umanitario in Indonesia nella provincia di Acheh. Keystone

In caso di catastrofi l'immediatezza e l'efficienza dell'aiuto umanitario sono d'importanza spesso vitale per i paesi e per le persone vittime di tragedie.

Per assicurare all’intervento umanitario le migliori opportunità di riuscita occorre anche una buona organizzazione nel campo della logistica. All’Università di Lugano è stata inaugurata una nuova formazione.

Curata dall’Istituto di ricerche economiche (IRE), la scuola estiva di “logistica umanitaria” si prefigge di applicare all’aiuto umanitario i principi e i concetti della logistica industriale e commerciale.

Nel campo delle emergenze umanitarie, causate da catastrofi naturali o da conflitti bellici, la corretta gestione dei flussi di trasporto, dello stoccaggio e della distribuzione dei beni assume infatti un’importanza di primissimo piano. Ma non sempre le cose vanno per il verso giusto.

In base alle informazioni raccolti dall’IRE, legate ad esperienze sul terreno, le disfunzioni possono essere di diversa natura: derrate alimentari sbagliate o non adatte al contesto sociale in cui sono necessari gli aiuti; aiuti che non arrivano a destinazione o che giungono in eccesso; medicinali scaduti o accompagnati da etichette e foglietti illustrativi non scritti nella lingua locale.

Tutti errori, questi, che secondo i ricercatori dell’IRE si possono evitare con una migliore pianificazione logistica degli interventi e con una migliore formazione del personale e dei soccorritori.

Un centro di competenze in Ticino

“Lo sviluppo di un centro di logistica applicata al settore umanitario in Ticino – spiega l’IRE nella presentazione del progetto – permette non solo al Cantone di sviluppare la sua vocazione logistica, che si sta dimostrando sempre più importante per l’economia, ma anche di consolidare la tradizione umanitaria svizzera”.

Il percorso formativo proposto dall’IRE risponde così all’enorme esigenza di formazione specifica nel settore – individuata e riscontrata in numerose organizzazioni internazionali e nazionali – e colma una grossa lacuna. Malgrado la grande richiesta, i centri specializzati attualmente esistenti in grado di offrire una formazione completa sono infatti pochi.

Tra gli obiettivi della scuola estiva, dunque, non solo la creazione di un centro di competenze in Ticino – che permetterebbe di mettere anche in gioco le competenze logistiche delle ditte svizzere – ma anche la creazione di una rete di rapporti tra università, istituti di ricerca, organizzazioni umanitarie e imprese.

Le peculiarità dell’aiuto umanitario

Roman Rudel, coordinatore della scuola estiva, evidenzia similitudini e differenze tra la logistica industriale e la logistica umanitaria. “I compiti sono simili: scegliere i prodotti giusti, trasportarli e distribuirli”.

“Ma a cambiare – sottolinea Rudel – sono il contesto, il tempo e lo scopo. Gli operatori coinvolti nell’aiuto umanitario lavorano spesso in condizioni difficili, a cominciare dalla mancanza di sicurezza e dall’assenza di infrastrutture”.

Sul piano umanitario, caratterizzato spesso anche dall’urgenza e dall’emergenza, l’aiuto deve essere rapido ed efficace: il tempo può spesso fare la differenza tra la vita e la morte. Ad assumere anche grande rilevanza la capacità di integrazione con le risorse locali e di cooperazione con le varie organizzazioni attive sul territorio”.

“In una crisi scaturita da una catastrofe naturale o da un conflitto – osserva ancora Rudel – le prime risorse a mobilitarsi sono, generalmente, quelle locali. Le organizzazioni umanitarie arrivano solo in un secondo tempo e spesso non sono preparate ad interagire con gli operatori del posto. La presenza di decine di organismi diversi sul territorio può inoltre complicare il coordinamento”.

Una formazione adeguata rappresenta pertanto la risposta giusta. Intervenire e prestare soccorso in condizioni dove le variabili sono molteplici e possono cambiare anche molto velocemente, richiede una grande capacità di valutazione e di adattamento. Qualità che la scuola estiva intende fornire offrendo ai partecipanti, provenienti da una ventina di paesi, tutti gli strumenti necessari.

swissinfo, Françoise Gehring, Lugano

Tra le opportunità di rilancio dell’economia del canton Ticino, il settore della logistica riveste un ruolo importante. Consapevole delle potenzialità di questo settore, l’Istituto di ricerche economiche (IRE) punta a realizzare un centro di competenze.

L’organizzazione della scuola estiva in logistica umanitaria costituisce il primo passo in questa direzione. Tra gli obiettivi dell’IRE rientra anche l’idea di offrire un completo Executive Master in logistica umanitaria.

La Summer School (organizzata dal 31 agosto al 4 settembre) dedicata alla logistica umanitaria ha ottenuto da subito un grande successo.

Presenti a Lugano esperti di numerose grandi associazioni umanitarie come UNICEF, Médecins sans frontières (MSF), La Direzione sviluppo e cooperazione (DSC) della Confederazione, Caritas internazionale, Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezza Luna rossa, World Food Programme (WFP).

La formazione è sostenuta anche dalla Facoltà di economia dell’Università della Svizzera italiana, dall’Università di Coventry (Gran Bretagna) con con l’Istituto “Disaster Management” e “Peace and Reconciliation Studies”, dall’Università di Cranfield e dall’Università di Berlino.

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