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Lavoro di milizia benedizione per l’economia, ostacolo per la carriera?

due uomini seduti a una scrivania, uno di fronte all altro, mentre stanno conversando.
Poter esercitare un mandato politico a titolo accessorio, secondo il sistema di milizia svizzero, i dipendenti spesso dipendono dal buon volere del datore di lavoro: sovente la carica pubblica implica infatti una riduzione o la flessibilizzare del tempo di lavoro. Keystone / Peter Klaunzer

Pubblicamente l'economia svizzera si proclama sostenitrice del sistema di milizia. Nella vita quotidiana, tuttavia, molti dipendenti hanno difficoltà a conciliare la loro carriera professionale con un mandato politico accessorio. Occorrono incentivi per i datori di lavoro?

Una storia realistica, raccontata in modo entusiasmante, con sottofondo musicale: il videoclipCollegamento esterno con cui l’organizzazione di categoria economiesuisseCollegamento esterno promuove il sistema di miliziaCollegamento esterno è allettante.

Anno del lavoro di milizia

Tramite l’Anno del lavoro di miliziaCollegamento esterno, l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACSCollegamento esterno) vuole attirare l’attenzione pubblica sulla crisi del sistema di milizia elvetico.

Per promuovere una discussione approfondita e interdisciplinare, durante tutto il 2019, in collaborazione con partner di vari settori, l’ACS organizza eventi in tutta la Svizzera.

I dibattiti tra esperti e con l’opinione pubblica dovrebbero dare impulso a riforme, che l’ACS ritiene urgentemente necessarie, per rafforzare e sviluppare il sistema di milizia.

Uno degli appuntamenti principali è in calendario il 23 e 24 maggio a BellinzonaCollegamento esterno. Nella prima giornata si svolge un seminario durante il quale Markus Freitag riassumerà i contenuti del libro “Milizarbeit in der SchweizCollegamento esterno“. Nel corso di sei workshop e di una seduta plenaria, i partecipanti discuteranno del futuro del sistema di milizia. In particolare saranno esaminate misure concrete per aumentare la capacità, la disponibilità e la possibilità di partecipazione al lavoro di milizia nei comuni. L’ACS definirà quindi la sua posizione in merito. La seconda giornata è dedicata all’assemblea generale annuale dell’ACS. I lavori si concluderanno con un discorso dell’ospite d’onore: il ministro degli esteri Ignazio Cassis.

swissinfo.ch è media partner dell’Anno del lavoro di milizia e pubblica regolarmente articoli sull’argomento.

Protagonista è un mastro giardiniere che, attraverso un’esperienza personale, decide di impegnarsi politicamente accanto alla sua attività professionale. Il messaggio: l’economia svizzera si dichiara a favore del principio della milizia.

Questo costituisce la base del sistema politico della democrazia svizzera: gli eletti in Svizzera non devono essere una casta distaccata di politici professionisti, ma devono esercitare la carica politica come attività accessoria a quella professionale. Fanno eccezione a questa regola i membri degli organi esecutivi della Confederazione, dei cantoni e dei grandi comuni.

Il sostegno al sistema di milizia è esplicitamente proclamato da economiesuisse e dall’Unione svizzera degli imprenditoriCollegamento esterno in una dichiarazione pubblicaCollegamento esterno datata del 2015 e sottoscritta da oltre 200 imprese e associazioni. I firmatari promettono di impegnarsi per buone pratiche che consentono di coniugare l’attività professionale con l’esercizio di un mandato politico di milizia.

Nella vita quotidiana, tuttavia, non è raro che emerga un quadro diverso. La possibilità di assumere responsabilità al di fuori del lavoro di fatto dipende dalla disponibilità del datore di lavoro. Esercitare il mandato può richiedere di lasciare prima il lavoro o arrivare più tardi, per una riunione. A seconda del mandato, può essere necessaria una riduzione del tempo d’occupazione.

Nessuna ondata di entusiasmo, ma apertura

Testimonianze di cosa significhi concretamente combinare professione e cariche politiche sono state portate dai partecipanti a una recente tavola rotonda sul sistema della milizia, svoltasi a Zurigo. “Quando ho detto al mio capo che mi candido al Consiglio nazionale [Camera del popolo svizzera, NdR.], non ho provocato un’ondata di entusiasmo”, ha raccontato Pirmin Meyer, responsabile degli affari pubblici presso la Zurich Assicurazioni e deputato comunale Verde liberale a Zurigo.

Salti di gioia non sono stati fatti neppure dal datore di lavoro di Michaela Huser, deputata cantonale di Argovia, che aspira a un seggio al Consiglio nazionale. “Il mio capo ha detto: ti darò il mio voto, ma spero che tu non sia ancora eletta a Berna [cioè al parlamento svizzero, NdR.]”, ha riferito la politica dell’Unione democratica di centro, che lavora per l’Helvetia Assicurazioni.

Al contempo, sia Pirmin Meyer che Michaela Huser, hanno però sottolineato la disponibilità dei loro datori di lavoro, che hanno teso una mano nel ridurre il tempo d’occupazione per poter esercitare il mandato politico.

Altri sviluppi

Effettivamente, molte aziende hanno adottato misure per agevolare i dipendenti che esercitano un’attività di. Ad esempio, l’introduzione di modelli di orario di lavoro flessibile.

Grandi aziende pubbliche come le Ferrovie federali svizzere (FFS) o La Posta svizzera consentono inoltre ai dipendenti a tempo pieno di utilizzare fino a 15 giorni lavorativi all’anno per il loro mandato di milizia.

Il Credit Suisse, Zurich e Julius Baer mettono a disposizione a questo scopo fino al 20% del tempo pagato. In parte, i dipendenti possono anche utilizzare l’infrastruttura aziendale – come una stampante o un videoproiettore – per la loro attività politica.

Una sfida per le PMI

Tuttavia, il mandato politico può diventare uno svantaggio per i dipendenti, quando in gioco c’è una carriera professionale. Ci sono spesso differenze tra teoria e pratica, dice Andreas Ladner, professore di scienze politiche all’università di Losanna.

In molte aziende che sottolineano la loro simpatia per il sistema di milizia, quando arriva il momento di una promozione, i superiori sono facilmente tentati di dare la preferenza al candidato che è disponibile per l’azienda senza restrizioni e non è per esempio membro della commissione scolastica.

Chi vuole lavorare a tempo ridotto, nelle grandi società più tardi si ritrova confrontato con i limiti di accesso al livello dirigenziale. Qui, la maggior parte delle aziende mantiene ancora l’obbligo di un’occupazione al 100%, ha rilevato la deputata nazionale liberale radicale Doris Fiala, durante la tavola rotonda. “Si deve essere consapevoli del fatto che da un certo livello di impegno politico, si arranca nella carriera professionale”.

Regolarmente c’è chi si lamenta del fatto che l’internazionalizzazione delle culture aziendali, dovuta alla globalizzazione, riduce la comprensione per la cultura politica svizzera, compreso il sistema di milizia.

Monika RühlCollegamento esterno, presidente della direzione generale di economiesuisse, contesta tale affermazione: “A mio avviso, le aziende s’impegnano”, sottolinea. La dirigente vede un problema non tanto nelle grandi società internazionali quanto nelle piccole e medie imprese (PMI). “Per le aziende più piccole, è più difficile compensare l’assenza di un dipendente”.

L’economia si oppone all’indennità

Per questo motivo è nata l’idea di promuovere il lavoro di milizia con incentivi finanziari. Ad esempio, gli autori uno studioCollegamento esterno  della Scuola universitaria per la tecnica e l’economia (HTWCollegamento esterno) di Coira, oltre alla promozione di un orario di lavoro flessibile, hanno proposto come misura anche la possibilità di compensare finanziariamente le imprese se mettono a disposizione dei dipendenti del tempo per svolgere l’attività di milizia.

I corsi di “Gioventù+Sport” (G+S) fungono da modello in questo senso: se un dipendente partecipa come maestro a un corso G+S, il datore di lavoro riceve un’indennità dalla compensazione per la perdita di guadagno, ossia lo stesso meccanismo per le assenze per prestare il servizio militare –.

Potrebbe funzionare anche per la milizia? economiesuisse è scettica. L’onere finanziario per i datori di lavoro rappresenta un ostacolo solo in alcuni casi individuali, afferma Monika Rühl: “Questo non giustifica un disciplinamento”.

L’alta dirigente ritiene più promettente sensibilizzare le aziende sull’importanza del sistema di milizia e sui suoi vantaggi per l’economia, come fa la sua organizzazione.

“Il sistema di milizia contribuisce al fatto che la politica cura gli interessi dell’economia, perché i politici di milizia sono persone attive professionalmente che conoscono la pratica e portano con sé le preoccupazioni delle aziende”.

Curdin DerungsCollegamento esterno, professore di amministrazione pubblica all’HTW di Coira e uno degli autori dello studio, riconosce che gli incentivi finanziari da soli non sono sufficienti a far uscire il sistema di milizia dalla crisi. “Tuttavia, soprattutto per le aziende più piccole, possono essere un argomento per consentire l’impegno politico di dipendenti”.

Questo articolo fa parte di #DearDemocracy, la piattaforma di swissinfo.ch sulla democrazia diretta. Qui, oltre a giornalisti interni della redazione, si esprimono anche autori esterni. Le loro posizioni non corrispondono necessariamente a quelle di swissinfo.ch.

(Traduzione dal tedesco: Sonia Fenazzi)

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