Prospettive svizzere in 10 lingue

Reati di omicidio: uno su due è commesso in famiglia

Nel 2005, a Muri (Argovia) vennero assassinate quattro persone; un dramma familiare che scosse la Svizzera Keystone

Tra il 2000 e il 2004, il 45% degli omicidi commessi in Svizzera è avvenuto tra le mura domestiche. Lo rivela uno studio dell'Ufficio federale di statistica.

Le vittime sono soprattutto donne. Ogni anno, in media, 28 donne e 13 uomini vengono uccisi da familiari.

L’ultimo studio dell’Ufficio federale di statistica (UST), presentato giovedì a Berna, parla chiaro: un omicidio su due è commesso in un contesto familiare, dove le vittime sono soprattutto donne.

L’inchiesta dell’UST, però, non riguarda solo la violenza domestica, ma concerne in generale tutti gli omicidi e i tentati omicidi registrati dalla polizia tra il 2000 e il 2004.

Dallo spoglio dei dati risulta che un tentato omicidio porta ad un decesso nel 36% dei casi. Il 30% delle vittime riporta ferite gravi mentre il 34% supera l’aggressione indenne o con ferite lievi.

Nel 36% dei casi le aggressioni sono all’arma bianca (coltelli, ecc.). Seguono le armi da fuoco, con le quali viene commesso il 34% dei tentativi di omicidio. L’impatto di fucili e pistole sale al 43% se si prendono in considerazione solo i delitti che si sono conclusi con la morte della vittima.

Uomini e donne

Tra il 2000 e il 2004, la polizia ha registrato in media 213 omicidi o tentativi d’omicidio l’anno. In 127 casi le vittime erano uomini e in 86 donne. Il rapporto – 1,5 vittime maschili per una vittima femminile – diventa di 1 a 1 se si considerano le persone decedute.

Completamente diversa è invece la relazione per quanto riguarda le persone sospettate di reato. In questo caso, infatti, il rapporto uomo-donna è di 7 a 1.

Sette vittime su dieci conoscono il loro aggressore. E nel 45% dei casi il presunto autore del delitto è legato al contesto domestico. È proprio in questo ambito che si registra la percentuale di decessi più alta (54%). Ad agire, otto volte su dieci, sono degli uomini. 21 delle 28 donne uccise tra il 2000 e il 2004 in un contesto famigliare, sono state aggredite dal compagno o dall’ex-compagno di vita. Per gli uomini, la proporzione è di 4 su 13.

Armi

Le vittime sono state aggredite all’arma bianca o con armi da fuoco. Più raramente sono state strangolate o colpite con oggetti contundenti.

In circa un terzo dei casi, gli autori di un omicidio erano senza lavoro. Un altro terzo dei delitti è stato commesso sotto l’influsso di alcol, droghe o medicamenti.

Infine, lo studio rileva che il numero di stranieri implicati in casi di omicidio è sovraproporzionale. Tra le vittime ci sono 1,8 stranieri per ogni svizzero, mentre il numero di sospettati stranieri è di tre volte superiore a quello dei cittadini elvetici.

Fattori di rischio

Secondo il capo della sezione criminalità e diritto penale dell’UST Daniel Fink bisogna considerare il fatto che tra la popolazione straniera i fattori di rischio sono più numerosi.

La figura tipo dell’aggressore è più o meno la stessa sia che si tratti di violenza domestica o di altri casi di omicidio. Per quanto riguarda le caratteristiche rilevate, le persone sospettate del reato in ambito domestico non si distinguono di molto dagli altri sospettati.

Per la responsabile del servizio di lotta contro la violenza in seno all’Ufficio federale dell’uguaglianza Monique Aeschbacher, questi dati permetteranno un miglior approccio del problema. Anche il comandante della polizia cantonale lucernese Beat Hensler ha riconosciuto l’utilità di questa statistica ai fini di una migliore sensibilizzazione delle forze dell’ordine su questa problematica.

swissinfo e agenzie

Nel 2003, la Svizzera ha registrato un tasso di omicidi pari a 2,5 ogni 100’000 abitanti.
Austria: 1,8
Germania: 3,4
Italia e Francia: 3,9
Lussemburgo: 12,9.

Dal 1° aprile 2004, data di entrata in vigore di una modifica del Codice penale svizzero, gli atti di violenza domestica sono perseguibili d’ufficio e non più solo in seguito a denuncia.

Nel 2006, il parlamento ha modificato inoltre il codice civile, dando ai giudici la facoltà di ordinare agli autori di atti di violenza di allontanarsi dal domicilio comune per un tempo determinato.

Il giudice potrà anche vietare all’aggressore di avvicinarsi all’alloggio della vittima e di contattarla.

Nel 2005, in Svizzera, la polizia ha registrato 303’270 infrazioni del codice penale.

In 204’966 casi si trattava di furto; in 61’194 di furti d’automobile e in 2’595 di atti di brigantaggio.

Gli omicidi intenzionali sono stati 204, le lesioni corporee 8’099 e gli attentati all’integrità sessuale 4’161 (di cui 646 stupri).

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR