Prospettive svizzere in 10 lingue

Ragni alieni invadono l’Europa

Jørgen Lissner

Alcuni ricercatori svizzeri avvertono: sempre più specie di ragno stanno trovando una nuova nicchia in Europa. Una notizia che non farà di certo piacere a chi soffre di aracnofobia.

Nel corso degli ultimi 150 anni, spiegano gli esperti, l’espansione del commercio globale ha portato all’inavvertita importazione di un numero crescente di ragni dall’estero, decisamente più grandi di quelli domestici.

Un enorme mostro peloso appare sullo schermo. Ha otto zampe e l’unica certezza è che mangerà tutto ciò che gli capiterà nelle vicinanze. Fortunatamente, si tratta soltanto di uno dei grandi classici del cinema, L’invasione dei ragni giganti del 1975.

Nella realtà, i ragni non spaventano quanto sulla pellicola. Non significa però che non ci sia un’invasione in atto. Secondo Wolfgang Nentwig e i suoi colleghi dell’Istituto di zoologia dell’Università di Berna, 87 specie di ragno aliene si sono spostate verso l’Europa nel corso degli ultimi 150 anni.

«Parte dell’invasione si spiega con il ritorno degli animali nelle aree che avevano lasciato durante l’ultima era glaciale», illustra Nentwig. «Si tratta però di un processo molto lento: gli animali avanzano al massimo di un km all’anno».

Il rapido sviluppo del commercio internazionale è stato un altro fattore a favorire l’arrivo di immigrati indesiderati. «Sono i ragni più grandi e più resistenti a sopravvivere al viaggio», afferma il ricercatore a swissinfo. «Bisogna comunque precisare che questi animali sono lunghi al massimo pochi millimetri».

Ragni clandestini

Chi lavora nelle zone portuali è tra i primi ad incontrare ragni “clandestini”. Una specie approdata in diversi porti del pianeta è il cosiddetto “ragno banana”, un animale piuttosto aggressivo e dal morso sgradevole, giunto dal Sud America con un carico di frutta.

«Questi ragni venivano raccolti assieme ai caschi di banane in cui vivono in compagnia di altri rettili e insetti», dice Nentwig. «La situazione è però ora diversa, grazie soprattutto a dei cambiamenti a livello di trasporti e di conservazione».

La maggior parte delle nuove specie giunge dall’Asia. Le condizioni climatiche nella parte centrale del continente si ritrovano infatti sovente anche in Europa. Le vie commerciali sono poi relativamente corte e i due continenti sono connessi da numerosi voli.

Solamente tre specie provengono dall’America latina e quattro dall’Australia e dalla Nuova Zelanda. Wolfgang Nentwig avverte tuttavia che molte specie potrebbero essere in cammino.

«Il riscaldamento globale aumenterà sicuramente la velocità dell’invasione, offrendo alle specie aliene delle condizioni più adatte al loro insediamento».

Ragni mortali nelle scarpe?

I risultati dello studio dell’Università di Berna vanno letti con prudenza. I ragni non rientrano nell’area di ricerca principale e i dettagli sui nuovi arrivi sono pochi. Nentwig riconosce ad ogni modo che almeno una specie all’anno trova una nuova dimora in Europa.

L’uomo si ritroverà presto a condividere il suo spazio con inconsueti esseri a otto zampe. I tre quarti di queste specie preferiscono in effetti l’ambiente urbano e gli edifici, aumentando così la probabilità di un morso.

In futuro dovremmo allora gettare uno sguardo alla tazza del water prima di andare in bagno e controllare le nostre scarpe alla ricerca del velenosissimo ragno dal dorso rosso “redback” dell’Australia?

«In Europa? Sicuramente no», risponde Nentwig con un grande sorriso.

swissinfo, Scott Capper
(traduzione: Luigi Jorio)

L’aracnofobia è la paura irrazionale di ragni e, a volte, di altri aracnidi, come gli scorpioni. Si tratta di una delle fobie più diffuse.

Coloro che soffrono di aracnofobia si sentono a disagio in tutti i luoghi in cui sospettano la presenza di ragni, o nei quali sono visibili i segni della loro presenza (ragnatele).

La semplice vista di un ragno può bastare per non avvicinarsi, almeno fino a quando è stata superata la crisi di panico che solitamente è associata alla fobia.

Non c’è alcuna specie di ragno originaria dell’Europa centrale o settentrionale sufficientemente pericolosa per giustificare l’alta incidenza di fobie nel continente. Sebbene Wolfgang Nentwig rammenti che non ci sono elementi che lo provano, la paura dei ragni sembrerebbe legata a fattori culturali.

Al di fuori dell’Europa, l’aracnofobia è molto meno diffusa e in alcuni paesi i ragni sono inclusi nella dieta tradizionale (come ad esempio in Cambogia).

Nonostante quasi tutti i ragni possiedano del veleno, Nentwig sostiene che sono soltanto quattro o cinque le specie al mondo che rappresentano una seria minaccia per l’uomo.

L’unica specie pericolosa presente in Europa è un parente della vedova nera che vive nelle regioni mediterranee.

La maggior parte dei ragni è troppo piccola per perforare la pelle umana con i loro denti e il tasso di mortalità in seguito a morsi di ragni è in calo.

I ragni giganti delle zone tropicali faranno difficilmente la loro apparizione in Europa. Perlomeno non a corto termine. Secondo Nentwig, richiedono infatti un clima stabile, con la giusta temperatura e umidità.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR