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Il denaro è potere, anche nella democrazia diretta

Menschenmenge vor dem Bundeshaus
Cerimonia di consegna di un'iniziativa popolare dinnanzi a Palazzo federale. Keystone / Thomas Delley

In Svizzera, tutti i partiti politici utilizzano dei collettori di firme a cottimo, allo scopo di poter consegnare un referendum o un’iniziativa popolare alla Cancelleria federale. Si può ancora parlare di democrazia? 

Che piova, nevichi o sia ventoso, nelle città svizzere capita spesso di essere fermati per strada da sconosciuti – a volte sgradevoli – che stanno raccogliendo firme per un’iniziativa o un referendum. A volte di tratta di volontari che vogliono mostrare così il loro impegno politico. Ma vi sono sempre più spesso anche delle agenzie specializzate nella raccolta di firme a pagamento. Un servizio che può costare fino a due franchi per firma. 

Iniziativa sulla trasparenza 

In Svizzera i partiti non sono tenuti a rendere pubbliche le loro fonti di finanziamento. Il sistema politico elvetico viene spesso criticato a livello internazionale per questa mancanza di trasparenza. 

Questo autunno un comitato interpartitico intende depositare l’Iniziativa popolare federale “Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)”Collegamento esterno. Il testo chiede a partiti e comitati di pubblicare i loro bilanci e conti economici, come pure ogni donazione in denaro o in natura di un valore superiore a 10’000 franchi all’anno. 

Il comitato ha annunciato in agosto di disporre di oltre 120’000 firme. Tra queste anche firme raccolte a pagamento.

La democrazia sarebbe quindi in vendita? No, risponde Andreas GlaserCollegamento esterno, professore di diritto presso il Centro per la democraziaCollegamento esterno di Aarau. Dal punto di vista giuridico, pagare delle persone per raccogliere le firme non è affatto un problema. “Non è vietato ed è persino normale pagare per questo tipo di lavoro”, dichiara a swissinfo.ch e alla radiotelevisione SRF. Il denaro è certamente un fattore di potere, ma delle ricerche hanno dimostrato che in Svizzera non è possibile acquistare un voto.

Oggi sono necessarie 100’000 firme per un’iniziativa popolare e 50’000 per un referendum. Alcune voci chiedono da anni l’introduzione di soglie superiori, per tener conto dell’aumento della popolazione in Svizzera e per far fronte alla presunta “marea di iniziative popolari” (che sta già diminuendo). Ciò significherebbe che, in futuro, solo i partiti o le organizzazioni più potenti potranno far valere le loro preoccupazioni tramite gli strumenti della democrazia diretta, e non più i comuni cittadini? Diventerebbero così impensabili dei casi straordinari, come quello di un contadino di montagna che, quasi da solo, ha dato vita recentemente a un’iniziativa che vuole vietare di tagliare le corna delle mucche? 

“Per i privati la soglia sarebbe quasi impossibile da superare”, conferma Andreas Glaser. “Perfino alcuni comitati forti, come quelli dell’iniziativa per la trasparenza o dell’iniziativa per un divieto di dissimulare il proprio viso, incontrano difficoltà a raccogliere il numero di firme necessarie”. 

Lo strumento dell’iniziativa popolare è stato concepito per consentire ai cittadini di proporre una modifica della Costituzione federale. Si tratta di uno strumento chiave della democrazia diretta. Se solo gruppi d’interesse e partiti politici fossero in grado di lanciare un’iniziativa, verrebbe rimesso in discussione uno dei diritti democratici più importanti. Secondo Andreas Glaser, una soglia troppo alta non è auspicabile, se non si vuole compromettere l’apertura e la diversità del sistema politico. “A differenza dei partiti, gli individui possono far ricorso solo a un’iniziativa per porre un argomento all’ordine del giorno”. 

Altri sviluppi

Iniziativa contro esperimenti sugli animali 

Oggi viene lanciata un’iniziativa popolare, che esige un divieto di esperimenti sugli animali.Collegamento esterno Il comitato promotore è l’Associazione svizzera per l’abolizione degli esperimenti sugli animali. In Svizzera qualsiasi persona o organizzazione può lanciare un’iniziativa popolare per chiedere una modifica della Costituzione federale.

Traduzione di Armando Mombelli

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