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Congedo paternità, una misura “costosa e rischiosa”

Neonato
Se il testo in votazione venisse accettato, dal primo gennaio 2021 i neo-papà avrebbero diritto a un congedo di due settimane da prendere, non necessariamente in blocco, nei sei mesi dopo la nascita del figlio. © Keystone / Gaetan Bally


Un congedo paternità di due settimane finanziato dalla collettività sarebbe troppo costoso e rischioso, secondo gli oppositori al testo in votazione il prossimo 27 settembre che si sono espressi martedì. 

La proposta su cui il popolo dovrà esprimersi Collegamento esternoè quella dell’introduzione di un congedo paternità di due settimane finanziato con le Indennità per perdita di guadagno (IPG) che deve essere preso nei sei mesi seguenti alla nascita, non per forza in blocco.

Quattordici indennità giornaliere saranno versate ai neo-papà fino a un montante massimo di 2’744 franchi. Un incremento dell’IPG dello 0,5% sarà necessario.

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Secondo Susanne Brunner, co-presidente del comitato che ha lanciato il referendum, questo congedo non risponde a una necessità della politica famigliare. Le assicurazioni sociali sono state istituite per lottare contro la povertà e una nascita di un figlio non porta a una tale situazione. La misura, secondo Brunner, è “una perversione delle assicurazioni sociali” e toglierà i mezzi per sostenere le fasce più deboli della popolazione.


Il congedo paternità provocherà alle imprese costi supplementari diretti da 230 milioni di franchi e indiretti da 500 a 900 milioni, ritiene dal canto suo il direttore dell’Unione svizzera arti e mestieri (Usam) Hans-Ulrich Biegler, che cita uno studio commissionato dalla Confederazione. Numerose aziende versano il salario completo durante il loro congedo paternità, mentre l’IPG copre l’80%.

Se il testo venisse accettato continua Bigler, sarebbe nefasto per le piccole e medie imprese che dovrebbero gestire assenze supplementari problematiche.

A gestire le condizioni di lavoro devono essere imprese e sindacati, lo Stato non dovrebbe intervenire, ritiene la parlamentare Diana Gutjahr, dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice). Molte imprese hanno sviluppato delle soluzioni in funzione delle proprie possibilità per restare competitive. Un congedo imposto infligge una pressione supplementare, sottolinea Gutjahr.

In vigore dal 1 gennaio 2021

Il testo, adottato dal Parlamento, è un controprogetto indiretto all’iniziativa “Per un congedo di paternità ragionevole – a favore di tutta la famiglia’ che chiedeva l’introduzione di un congedo di quattro settimane. Quest’iniziativa è stata ritirata a determinate condizioni: se il controprogetto sarà accettato, entrerà in vigore il primo gennaio 2021. Se sarà respinto, allora il popolo dovrà pronunciarsi su un congedo di quattro settimane.

Secondo un sondaggio pubblicato venerdì da Tamedia, il congedo paternità gode di un ampio sostegno in seno alla popolazione.  Due terzi degli interrogati sono a favore, un terzo contrario. Tutti i partiti si sono espressi favorevolmente sulla misura all’eccezione dell’UDC. Anche tra i suoi elettori, però, i favorevoli sono il 38%.

Il servizio del Telegiornale:

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tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 18.08.2020)

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