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Svizzera tra nuovi contagi, vaccini e pressione sugli ospedali

Gente in Bahnhofstrasse a Zurigo
Tanja Stadler, presidente della task force scientifica Covid-19 della Confederazione, si aspetta fino a 20'000 infezioni da coronavirus al giorno dalla prossima settimana. Keystone / Walter Bieri

La fascia d'età fra i 20 e i 29 anni è attualmente quella più toccata dalle infezioni di coronavirus. La variante Omicron è ormai responsabile di più della metà dei casi in Svizzera e la pressione sugli ospedali è destinata a crescere.

Lo ha dichiarato martedì Patrick Mathys, dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), durante il consueto appuntamento settimanale coi media.

“Omicron è arrivata in Svizzera e si sta diffondendo molto rapidamente”, ha dichiarato il capo della sezione Gestione delle crisi e collaborazione internazionale dell’UFSP. I nuovi casi raddoppiano nel giro di 3-5 giorni. La variante Omicron rappresenta ora il 57,8% del totale dei casi.

In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 13’375 nuovi casi di coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Sono stati segnalati 17 nuovi decessi, mentre 124 persone sono state ricoverate in ospedale.

Esattamente una settimana fa, l’UFSP ha annunciato 8167 casi, ovvero 5208 in meno. Lo stesso giorno si contavano 32 decessi e 152 ricoveri.

A trovarsi attualmente in terapia intensiva sono 674 persone. I pazienti Covid occupano il 40% dei posti disponibili in questi reparti, con un tasso d’occupazione globale del 78,60%.
 

L’occupazione dei reparti di terapia intensiva è in aumento. Attualmente ci sono 336 pazienti Covid nelle cure intense, ciò che corrisponde a quasi il 40% dei posti disponibili. La pressione sugli ospedali cresce e il responsabile dell’UFSP prevede che nelle prossime settimane non sarà possibile una presa a carico ottimale.

In ogni caso non si prevede un allentamento della situazione, ha detto Mathys. La vaccinazione rimane la misura migliore per arginare la pandemia.

Incidenza più alta d’Europa

Le nuove infezioni giornaliere rimangono ad un livello alto. L’incidenza, con 1’450 casi ogni 10’000 abitanti è la più alta in Europa. Il responsabile dell’UFSP ha citato in proposito anche il caso del Ticino, con l’incidenza più bassa fra i cantoni che è però aumentata del 95% nell’ultima settimana.

Intanto Tanja Stadler, presidente della task force scientifica Covid-19 della Confederazione, ha detto di aspettarsi fino a 20’000 infezioni da coronavirus al giorno dalla prossima settimana.

Nella maggior parte degli scenari di previsione, il valore di riproduzione di Omikron è intorno a 2, ciò che rappresenta una crescita esponenziale “mai vista finora”. Il valore R della variante Delta è invece al di sotto di 1, ciò che indica un calo delle infezioni.

La società farmaceutica Pfizer conferma che il vaccino adattato alla variante Omicron del coronavirus sarà disponibile la prossima primavera. Il prerequisito sarà l’approvazione di Swissmedic. Sabine Bruckner, capo di Pfizer Svizzera, afferma che il gruppo farmaceutico sta lavorando su due fronti: sta studiando l’efficacia dell’attuale vaccino contro le varianti attualmente emergenti e allo stesso tempo sta lavorando a una nuova versione del preparato.

Quello che si può dire al momento è che dopo la vaccinazione di richiamo (booster), la protezione contro la malattia provocata dalla variante Omicron è 25 volte superiore negli adulti. La terza dose ha quindi senso – soprattutto per proteggere da un grave decorso della malattia, ha detto Bruckner.

Stadler ha avvertito di non prendere alla leggera l’ipotesi che la variante Omicron porti a decorsi meno gravi della malattia. Il fattore decisivo nella lotta contro la pandemia rimane la rapidità con cui grandi parti della popolazione possono essere vaccinate – in particolare con il booster. La vaccinazione protegge dall’infezione, ma non completamente.

Limiti raggiunti in alcuni ospedali

In alcuni ospedali si stanno raggiungendo i limiti di capacità, ma per il momento il coordinamento e il trasferimento dei pazienti fra ospedali funziona bene, ha detto Rudolf Hauri, presidente dell’Associazione dei medici cantonali (AMCS).

“Nel complesso, il carico di lavoro negli ospedali è gestibile”, ha detto il medico cantonale di Zugo. In alcuni cantoni il tracciamento dei contatti ha tuttavia raggiunto il limite e non è possibile risalire a tutti i contatti stretti.

Hauri ha inoltre ricordato i focolai che hanno interessato in particolare le squadre di hockey su ghiaccio, che sono probabilmente causate dalla variante Omicron. Per fortuna non si registrano per il momento casi gravi fra i giovani atleti.

Il medico cantonale ha quindi ribadito l’invito a rispettare rigorosamente le misure igieniche e le restrizioni. Viene in particolare raccomandato di indossare correttamente la mascherina nei trasporti pubblici. Quando si viaggia in veicoli più piccoli con persone di famiglie diverse, è inoltre consigliato di indossare una maschera FFP2.

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