“I prezzi degli skipass in Svizzera non sono trasparenti”
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La Fondazione svizzero-tedesca per la protezione dei consumatori (SKS) critica le stazioni sciistiche per la loro offerta di "prezzi flessibili".
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Secondo SKS le stazioni sciistiche elvetiche che offrono prezzi flessibili sugli skipass mancano spesso di trasparenza quando si tratta di abbonamenti stagionali e carte giornaliere. Inoltre anche le condizioni di restituzione e cambio variano notevolmente.
Un’indagine condotta su 12 stazioni sciistiche ha rivelato che sei di esse non indicano i prezzi minimi e massimi, ha precisato in una nota diffusa martedì la Fondazione per la protezione dei consumatori. Senza queste informazioni, la clientela non sa se quelloc he paga è un prezzo conveniente o costoso.
Si sospetta che i comprensori sciistici pratichino prezzi flessibili in base alla domanda. Ciò avviene con l’unico scopo di massimizzare i profitti, secondo SKS.
Poco costosi se paragonati ad altri Paesi
Interpellata da Keystone-ATS, l’associazione di categoria degli impianti di risalita, Funivie svizzere, ha risposto che la fissazione dei prezzi è di competenza delle singole società. Nel confronto internazionale, i più grandi comprensori sciistici elvetici non sono troppo costosi, anche nei giorni di punta.
Secondo Funivie svizzere, molti comprensori sciistici svizzeri continuano ad avere prezzi fissi. I clienti hanno quindi delle opzioni alternative.
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Per prezzi flessibili, si intende che il prezzo di un biglietto giornaliero, ad esempio, dipende dal momento in cui lo si acquista e dalla data di utilizzo degli impianti di risalita. In regola generale, prima si acquista più i prezzi sono bassi. Inoltre, se il giorno di utilizzo desiderato corrisponde a una giornata in cui è attesa una forte domanda – ad esempio il fine settimana – i prezzi saranno più elevati.
Negli ultimi 10 anni, stando a Funivie svizzere, il prezzo medio per una giornata di sci in Svizzera è aumentato del 15% e ora si attesta a 38,70 franchi. I prezzi sembrano comunque ben accettati dagli ospiti, come dimostra l’elevato numero di ospiti nelle stazioni sciistiche svizzere nel dicembre 2024.
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