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Malattie sessualmente trasmissibili, un sito web per la prevenzione

Le infezioni sessualmente trasmissibili registrate in Svizzera sono aumentate nel 2016, mentre il numero di diagnosi di HIV è rimasto stabile. Lo riferisce il rapporto annuale dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che oggi ha lanciato la nuova campagna "love life". La novità di quest'anno: il "safer sex checkCollegamento esterno"

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Nel 2016, rispetto al 2015, in Svizzera vi è stato un incremento del 20% per quel che concerne i casi di gonorrea (2270 totali), del 15% di quelli di sifilide (733) e dell’8% di quelli di clamidia (11’013). Per il secondo anno di fila è invece risultata praticamente invariata la situazione dell’HIV, con un leggera progressione dell’1% a 542 diagnosi.

Nel commentare i dati ai media, Daniel Koch, responsabile della divisione malattie infettive dell’UFSP, ha sottolineato che “fortunatamente il totale relativo all’HIV è quasi inalterato, ma non siamo ancora soddisfatti. In futuro bisognerà informare meglio la popolazione”.

La propagazione delle IST, HIV escluso, è un fenomeno che si osserva da diverso tempo in tutta Europa e si spiega in primo luogo con i progressi fatti dalle analisi di laboratorio. I test reagiscono infatti a numerosi agenti patogeni e non più a uno solo, permettendo di individuare infezioni asintomatiche in corso che prima sfuggivano ai controlli.

Secondariamente, le persone appartenenti ai gruppi a rischio si sottopongono più spesso all’esame, grazie alle campagne di screening sostenute o avviate dall’UFSP, ha evidenziato Koch. Si presume poi che l’aumento dei casi dichiarati corrisponda a un reale incremento delle trasmissioni nella popolazione, ma non è possibile precisarne l’ampiezza.

Gli uomini sono nettamente più colpiti delle donne da gonorrea (79% dei casi), sifilide (89%) e HIV (78%), in particolar modo quelli che hanno rapporti omosessuali. Diverso il trend relativo alla clamidia, che attacca maggiormente persone di sesso femminile (67%).

Raccomandazioni su misura sul web

All’interno della campagna di prevenzione Love Life, per la quale il budget annuale è di due milioni di franchi, è stato introdotto il safer sex checkCollegamento esterno, “un breve questionario anonimo” disponibile online che offre raccomandazioni personalizzate in funzione delle propria sessualità, ha dichiarato Simone Eigenmann, della sezione prevenzione e promozione dell’UFSP. La prima regola da seguire resta quella di “utilizzare il preservativo durante la pratica di sesso anale e vaginale”, ha anche ribadito.

Da oggi Love Life affronta inoltre il tema del frequente cambio di partner sessuale, che comporta rischi molto maggiori di contrarre una IST, con un’operazione di sensibilizzazione. Questa durerà due settimane e include manifesti, un breve filmato proiettato nelle principali stazioni e azioni sui social network.

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