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Nel 2019 il potere d’acquisto è aumentato

Una persona prelevare dal proprio portafoglio una banconota da 200 franchi.
L’erosione del potere d’acquisto dei dipendenti in Svizzera si è interrotta dopo due anni. © Keystone / Christian Beutler

Il potere d'acquisto dei salariati svizzeri è tornato a crescere nel 2019 dopo che nei due anni precedenti era calato. I calcoli dell'Ufficio federale di statistica indicano che i salari reali in media sono aumentati di mezzo punto percentuale.

L’inversione di tendenza è stata determinata dagli effetti dell’inflazione relativamente bassa (+0,4%) e dalla progressione degli stipendi nominali (+0,9%). La loro combinazione ha portato a un aumento delle retribuzioni reali dello 0,5% nei settori secondario (industria) e terziario (servizi) riuniti. A beneficiarne, stando alle cifre rese note dalla Confederazione, sono state leggermente di più le donne (+0,6%) e i settori legati alla fabbricazione di apparecchi elettronici (+1,3%). I salari si sono invece ridotti nei media, nella chimica, nel commercio al dettaglio e nella ristorazione.

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Ecco nel dettaglio la variazione nei vari settori economici:

Settore secondario

Rispetto all’anno precedente, nel 2019 i salari nominali sono aumentati in media del 0,9% nel settore industriale. Le progressioni nominali più marcate sono state registrate nei rami «fabbricazione di computer, prodotti di elettronica, ottica, orologi e di apparecchi elettrici» (+1,7%) e «industrie del legno e della carta; stampa» (+1,6%). I salari con gli aumenti più moderati si riscontrano invece nel ramo «industria chimica e farmaceutica» (+0,1%), mentre sono rimasti invariati quelli del ramo «metallurgia; fabbricazione di prodotti in metallo».

Settore terziario

Nel 2019 anche il settore terziario ha registrato un aumento dei salari nominali dello 0,9%. I rami «attività professionali, scientifiche e tecniche» (+1,7%), «servizi finanziari; attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative» (+1,6%), seguiti dal ramo «servizi postali e attività di corriere» (+1,4%), hanno beneficiato degli adattamenti salariali nominali più cospicui. Nel settore dei servizi, i salari nominali del ramo «commercio al dettaglio» sono rimasti invariati e quelli dei rami «commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli» (–0,6%) e «servizi di alloggio e di ristorazione» (–0,8%) hanno segnato un calo.

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