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Raddoppio del S. Gottardo, il voto è valido

Raddoppio, ricorsi e pareri opposti keystone

Il Tribunale federale ha bocciato i ricorsi che chiedevano di annullare la decisione popolare.

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 marzo 2016

Il risanamento con il raddoppio della galleria del S. Gottardo si farà, così come deciso dalla maggioranza dei cittadini svizzeri lo scorso 28 febbraio. Il Tribunale federale (la maggiore istanza giudiziaria svizzera) ha respinto entrambi i ricorsi che chiedevano di annullare la votazione o il suo risultato perché la domanda figurante sulla scheda sarebbe stata ingannevole non parlando della costruzione del secondo tubo. Una censura che i giudici non hanno affrontato poiché la formulazione del quesito è un atto del Consiglio federale che non può essere impugnato.

Uno dei ricorrenti era Ernst Dittli, presidente del WWF urano che si era appellato a Losanna dopo che il Governo cantonale non era entrato in materia sul suo reclamo. Il risultato ottenuto è stato identico a quello del ticinese Domenico Zucchetti che contestava la chiamata alle urne, sostenendo che la cittadinanza fosse stata informata in modo parziale.

Diem/ATS

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