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Sempre più anziani indisciplinati al volante

Un anziani al volante della sua auto: lo si vede dallo specchietto retrovisore
© Keystone / Gaetan Bally

Il numero degli over 70 condannati per infrazioni stradali o ai quali è stata ritirata la patente è raddoppiato in dieci anni.

I pensionati in Svizzera commettono sempre più infrazioni stradali. Nel 2018 nei confronti di persone con più di 70 anni sono state emesse 1’802 condanne in relazione alla circolazione. Si tratta di una cifra doppia rispetto a quella di un decennio prima, sottolineano Le Matin Dimanche e SonntagsZeitung citando dati dell’Ufficio per la prevenzione degli incidentiCollegamento esterno (UPI).

Nel rapporto Sinus 2019Collegamento esterno l’UPI ricorda che nel 2018 sulle strade svizzere hanno perso la vita 233 persone (3 in più del 2017), mentre i feriti gravi sono stati 3’873 (+219). Dal 2008 vi sono stati in media 15 morti e 110 feriti gravi in meno all’anno. La riduzione più contenuta si è registrata nella fascia degli anziani, in particolare tra gli over 75 (quelli che hanno la patente di guida sono 384’799). Inoltre, contrariamente a quanto osservato per le altre fasce d’età, vi è stato un aumento dei feriti gravi. La percentuale di giovani conducenti che causano incidenti con pesanti conseguenze rimane più elevata (3,6 su 10’000 abitanti) ma dal 2011 questa cifra si è già dimezzata. La percentuale per gli anziani è invece stabile al 2,7.

Un incremento simile a quello delle condanne è stato registrato anche per i ritiri di licenza. L’anno scorso, su un totale di circa 75’000 licenze di circolazione sequestrate, i casi di persone che hanno superato l’età della quiescenza sono stati 7’446, due volte più di dieci anni prima anche nel confronto 2017-2018 vi è stata una flessione dell’11%, come risulta dal rapporto dell’Ufficio federale delle strade riguardante le misure amministrativeCollegamento esterno.

“Gli automobilisti anziani sono gli unici responsabili in 7 casi di collisione grave su 10, quasi 1,5 volte più degli automobilisti di età compresa tra 25 e 64 anni”, rileva il rapporto dell’UPI sottolineando che tra le cause principali vi sono velocità, disattenzione e distrazione nonché inosservanza della precedenza. La responsabilità dell’alcol è invece minore.

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