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Politbox: la politica esce dai palazzi

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Un'applicazione per smartphone, sondaggi e un bus itinerante: in Svizzera la politica "incontra" la gente, realmente e virtualmente, per sondare gli umori dell'elettorato sui temi maggiormente sentiti in vista degli imminenti importanti appuntamenti alle urne. Il grande progetto Politbox è partito il 4 maggio

Dove vengono prodotte le famosissime caramelle svizzere alle erbe Ricola? Quante tonnellate di chips sono state vendute in Svizzera nel 2013? In che anno, nella Confederazione elvetica, le donne hanno ottenuto il diritto di voto?

Sapete rispondere a queste domande? Se non lo sapete, non preoccupatevi. L’importante è che lo sappiano gli svizzeri, quelli in patria o all’estero, quelli -per intenderci- che detengono un passaporto rosso con una crocetta bianca in alto a destra.

Ed è anche con un quiz con domande come queste che l’applicazione di PolitboxCollegamento esterno, un progetto su scala nazionale, intende permettere alla gente di dimostrare se conosce (oppure no….) il proprio Paese, ma soprattutto dare spazio alle opinioni. Eh sì, perché la politica concerne tutti! Soprattutto in questo 2015.

Il 18 ottobre 2015 infatti gli elettori svizzeri saranno chiamati a eleggere il nuovo Parlamento federale. Mentre il 14 giugno si voterà su 3 iniziative popolari e un referendum.

Quali sono le priorità dei partiti? E quali tematiche stanno più a cuore alla popolazione? L’operazione Politbox cerca di dare delle risposte anche con sondaggi d’opinione su specifici dossier individuati dai membri di una redazione creata ad-hoc per questa grande operazione svizzera. Una redazione che vede riuniti a Berna, nella capitale, una quindicina di giornalisti della SSR (la Società svizzera di radiotelevisione, ente di servizio pubblico) provenienti dalle quattro regioni linguistiche del Paese (l’applicazione contempla, oltre alle quattro lingue nazionali, l’inglese).

Si vuole andare a tastare il terreno soprattutto tra i giovani, ecco perché tanta tecnologia, anche se gli adulti in realtà non scherzano in quanto ad utilizzo di smartphone e nuovi media. Il progetto ha diversi declinazioni sul web (tramite i vari siti tra cui http://www.rsi.chCollegamento esterno), sui social (FacebookCollegamento esterno, TwitterCollegamento esterno e InstagramCollegamento esterno).

Politbox, si spera, avrà i suoi frutti anche dopo gli importanti appuntamenti elettorali; si sta cercando infatti un nuovo modo di far politica, o meglio di promuovere la politica, soprattutto presso le giovani generazioni.

E se qualcuno il telefonino di ultimissima generazione con le “app” proprio non ce l’ha, sicuramente tutti, in Svizzera, almeno una volta vedranno circolare il Politbus, un pullmann attrezzato con diversi dispositivi multimediali che girerà i vari angoli del paese dando la possibilità alla redazione speciale di farsi conoscere, ma soprattutto realizzare tra la gente interviste, dibattiti e dirette streaming.

In un modo o nell’altro, i messaggi, si spera arriveranno a chi di dovere. Dalla politica al popolo, o dal popolo alla politica.

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SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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