Più mezzi per l’Esercito, meno per la cooperazione internazionale
Durante l'esame del preventivo 2025, la Commissione delle finanze del Nazionale (CdF-N) ha attribuito 530 milioni di franchi supplementari all'Esercito e tagliato di 250 milioni il budget della cooperazione internazionale.
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Keystone-ATS
Oltre a ciò, ha affermato davanti ai media la presidente della CdF-N, Sarah Wyss (Partito socialista – PS), è stato deciso di decurtare di 70 milioni i mezzi destinati al personale della Confederazione, cui si aggiungono altri 105 di minori uscite per il settore dell’asilo.
In merito alla truppa, l’aumento dei mezzi ha per obiettivo il raggiungimento dell’obiettivo di un budget per la difesa pari all’1% del PIL, come richiesto dalla destra in Parlamento, ha rammentato Wyss. Inizialmente, la destra aveva chiesto un aumento di 660 milioni per l’esercito, ma ciò sarebbe stato in contrasto col freno all’indebitamento. La maggioranza della commissione ha quindi accettato la cifra di 530 milioni in più rispetto al Consiglio federale.
In merito alle maggiori uscite, la commissione ha stabilito di attribuire più mezzi all’agricoltura (46 milioni). Una buona parte è destinata ai pagamenti diretti, ha spiegato il vicepresidente della CdF-N, Jacques Nicolet (UDC/VD).
Sempre sul fronte delle uscite, ha aggiunto Wyss, sono previsti budget un po’ più generosi per il traffico regionale passeggeri (+7,7 milioni), la politica regionale (+12,5 milioni), gli asili (+7,5 milioni) e la formazione (+8,4 milioni).
Stando a Wyss, nel corso dei tre giorni di discussioni, la sinistra ha tentato invano di evitare decurtazioni a livello di cooperazione internazionale e contestato il forte aumento concesso all’esercito. Nicolet ha tuttavia fatto notare che il budget uscito dalle deliberazioni rispetta il freno all’indebitamento.
Il preventivo 2025 della Confederazione presentato nel giugno scorso dal Consiglio federale prevede un deficit di 700 milioni. Quello adottato dalla CdF-N è di 95 milioni più elevato.
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