“No” del Consiglio federale all’iniziativa sugli asili nido
Un'iniziativa "troppo costosa" secondo l'Esecutivo.
Keystone / Gaetan Bally
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Il Governo ha respinto un’iniziativa lanciata lo scorso anno dal Partito socialista “Per una custodia di bambini complementare alla famiglia che sia di qualità e a prezzi abbordabili per tutti”.
Troppo costosa e poco rispettosa del federalismo: con queste motivazioni il Consiglio federale ha respinto, durante la sua seduta di venerdì, l’iniziativa popolare sugli asili nido, lanciata l’anno scorso dal Partito socialista (PS), che mira a garantire un’assistenza extrafamiliare di qualità e accessibile per tutti. Dopo essersi dichiarato contrario al testo, il Governo ha trasmesso al Parlamento il relativo messaggio con la propria decisione in merito.
I promotori dell’iniziativa sugli asili nido sono dell’idea che bisogna garantire a ogni bambino – dai tre mesi di età e per tutta la durata l’istruzione scolastica di base – il diritto all’assistenza extrafamiliare. Il testo prevede inoltre di limitare la spesa a carico dei genitori in questo ambito, limitando la partecipazione delle famiglie a un massimo del 10% del loro reddito. Lo scopo dell’iniziativa è quello di sancire questi princìpi nella Costituzione.
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Secondo il Consiglio federale, però, se attuata, l’iniziativa del PS sarebbe troppo costosa. Un “sì” alle urne comporterebbe annualmente spese supplementari nell’ordine di miliardi a carico della Confederazione. Alla luce della difficile situazione finanziaria, il Governo ritiene che tali spese non siano sostenibili. Secondo l’Esecutivo il testo è inoltre incompatibile con l’attuale ripartizione dei compiti tra Confederazione, Cantoni e Comuni.
Aiuti da 20 anni
Il Consiglio federale concorda però con i promotori sul fatto che la custodia extrafamigliare di bambini debba continuare a essere promossa e che gli enti pubblici debbano ridurre ulteriormente i costi a carico dei genitori. Da 20 anni, ha spiegato il Consiglio federale, la Confederazione accorda aiuti finanziari per la creazione di posti per la custodia di bambini mediante un programma d’incentivazione di durata limitata.
Inoltre, dal 2018 può sostenere finanziariamente i Cantoni e i Comuni che aumentano i sussidi per ridurre i costi per la custodia di bambini a carico dei genitori. Negli ultimi due decenni, ha ricordato il Governo, con i suoi aiuti finanziari la Confederazione ha contribuito alla creazione di oltre 76’000 nuovi posti di custodia e sostenuto 17 Cantoni che, aumentando i propri sussidi, hanno ridotto i costi di custodia a carico dei genitori.
Il Parlamento sta invece attualmente dibattendo l’iniziativa parlamentare “Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna”, che chiede di rendere permanenti le misure di sostegno della Confederazione. In discussione vi è tra l’altro un modello alternativo che prevede una sorta di ulteriore assegno familiare per sgravare i genitori che per i propri figli ricorrono alla custodia istituzionale complementare alla famiglia (come per esempio una struttura di custodia collettiva diurna, ossia le cosiddette “mamme diurne”).
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