Nel 2024 è calato il numero di posti vacanti in Svizzera
Keystone / Gaetan Bally
Il mercato del lavoro elvetico ha dato segni di rallentamento lo scorso anno: il numero di posti vacanti è calato del 10% rispetto al 2023.
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Keystone-ATS
Segnali di rallentamento per il mercato del lavoro svizzero: stando a un’analisi pubblicata da Adecco nel 2024 il numero dei posti vacanti è sceso del 10% rispetto ai dodici mesi precedente, segnando un bilancio annuo negativo per la prima volta dalla pandemia.
L’ultimo trimestre si è chiuso con una flessione (su base annua) del 13%, emerge dallo Swiss Job Market Index, l’indicatore calcolato dall’azienda di intermediazione del personale. Il calo più marcato è stato registrato dal gruppo professionale che comprende le professioni dell’informatica, della tecnologia, delle scienze naturali e della salute, che mette a referto -19% fra il 2024 e l’anno precedente: la domanda di personale in tali campi rimane comunque al di sopra del livello pre-Covid. Sul fronte opposto le flessioni più contenute si osservano per i dirigenti (-3%) e gli artigiani (pure -3%).
A livello regionale, Zurigo (-15%) mostra la contrazione più incisiva, mentre sul fronte opposto si trovano la Svizzera orientale (che comprende i Grigioni e che segna -3%) e la Svizzera sud-occidentale (in cui è inserito il Ticino, con un dato del -2%).
“I dati del 2024 mostrano due questioni fondamentali per il mercato del lavoro svizzero: l’impatto dell’economia internazionale e il cambiamento tecnologico”, chiosa Johanna Bolli-Kemper, esperta di Adecco, citata in un comunicato. “Mentre le professioni nei settori dei servizi e delle vendite beneficiano della forte domanda interna e rimangono stabili, il numero di posti vacanti nei settori dipendenti dall’esportazione, come l’orologeria e l’industria MEM, è in calo”.
Evoluzione teconologia e IA
Secondo la specialista la minore domanda di professioni dell’informatica, ad esempio di sviluppatori di software, potrebbe anche essere un’indicazione dei cambiamenti a lungo termine dovuti all’evoluzione tecnologica, in particolare all’intelligenza artificiale. “I cali legati all’automazione nelle professioni con molte attività di routine, ad esempio nel settore degli uffici e dell’amministrazione, sono ben documentati dagli studi: resta però da vedere come i cambiamenti influenzeranno la domanda di professioni IT nel lungo periodo”.
“La debolezza dell’economia elvetica continua ad avere un impatto sul mercato del lavoro”, commenta da parte sua Marcel Keller, numero uno di Adecco in Svizzera, a sua volta citato nella nota. “Nel 2024 la crescita dell’occupazione è rallentata rispetto al 2023, il che ha portato a un leggero aumento della disoccupazione. Allo stesso tempo, il numero di posti di lavoro vacanti è diminuito: esso è ancora al di sopra del livello pre-Covid, ma vi si sta avvicinando sempre di più, segno che il mercato del lavoro sta tornando alla normalità. Resta da vedere quale impatto avrà la debolezza dell’economia nel 2025”, conclude il dirigente.
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