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Scandalo 1MDB, sei persone sotto inchiesta

Michael Lauber
Il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber. Keystone

Il ministero pubblico della Confederazione ha avviato indagini formali nei confronti di sei persone nell'ambito dell'inchiesta del fondo sovrano malaysiano 1MDB, scandalo che aveva postato allo scioglimento della Banca della Svizzera Italiana (Bsi). 


Tra gli indagati ci sono due ex funzionari di Abu Dhabi e del gruppo petrolifero saudita Petrosaudi, ma non l’ex premier della Malaysia Razak. La decisione è stata comunicata dal procuratore generale della confederazione Michael Lauber dopo il suo incontro con la controparte malaysiana.

La Svizzera indaga dal 2015 su un’intricata vicenda con ramificazioni internazionali che interessa almeno sei paesi, tra cui la Svizzera, Stati Uniti, Lussemburgo e Singapore.

Il procedimento penale condotto dal Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) verte prevalentemente sull’appropriazione indebita di investimenti del fondo sovrano 1MDB (1 Malaysia Development Berhad) destinati ai progetti Petrosaudi, Tanjong/Genting e ADMIC (Abu Dhabi Media Investment Corporation) e di investimenti del fondo sovrano SRC nell’ambito delle risorse naturali.

Le accuse sono di amministrazione infedele, truffa per mestiere, corruzione attiva di pubblici ufficiali stranieri, riciclaggio di denaro aggravato e infedeltà nella gestione pubblica. Allo stadio attuale  risultano indagate sei persone fisiche e due istituti: la BSI, scioltasi in seguito allo scandali, e la Falcon, banca privata di Zurigo.

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Najib Razak “non indagato”

Il fondo 1MDB è stato istituito dal primo ministro malaysiano Najib Razak. Circa 4,5 miliardi di dollari provenienti da questo fondo sarebbero stati sottratti per arricchire i direttori del fondo, uomini d’affari vicini al potere malaysiano, ufficiali degli Emirati Arabi Uniti, nonché lo stesso Razak.

Quest’ultimo, dopo nove anni quale premier, il 9 maggio scorso non è stato rieletto. In seguito in sue dodici proprietà gli è stato confiscato un patrimonio di almeno 273 milioni di dollari in contanti, gioielli, orologi e borsette di lusso.

Najib Razak una settimana fa è stato incriminato dall’Alta Corte di Kuala Lumpur per abuso di fiducia e abuso di potere in relazione allo scandalo. L’ex premier si è dichiarato innocente rispetto a tutte le accuse.

Il Mpc scrive che Najib Razak non figura tra gli accusati delle indagini svizzere e che per le parti coinvolte va comunque sempre applicata la presunzione di innocenza. Visti gli ultimi sviluppi in Malayisa, il Mpc afferma di essere interessato a rinnovare il dialogo con gli organi malaysiani responsabili al fine di avere una collaborazione il più efficiente possibile. Inoltre deve anche essere assicurato il coordinamento tra le autorità che si occupano dei procedimenti penali.

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