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In Svizzera il primo autobus senza conducente

Elettrico, adatto ai centri storici pedonali, è pensato come servizio di "ultimo miglio" sulla rete di trasporto pubblico AutoPostale

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Nel centro di Sion, capoluogo del canton Vallese, entrerà in servizio entro l’estate un piccolo autobus senza conducente.

È elettrico, ha 9 posti a sedere (finita la fase sperimentale saranno 11, più 4 in piedi) ed è pensato per servire il cosiddetto ‘ultimo miglio’ della rete di AutoPostale, azienda leader del trasporto pubblico su gomma in Svizzera.

È adatto, per dimensioni e silenziosità, ai centri storici. L’idea è coprire tratte inferiori al chilometro, ma che il servizio possa tornare utile quando i sacchetti della spesa sono pesanti, è cattivo tempo, la strada è in salita e così via.

Dove sta la novità? Il trasporto di passeggeri senza autista esiste già su binari (come nelle metropolitane di Losanna o Torino) e su strada è stato oggetto di diverse sperimentazioni, ad esempio nell’ambito del progetto europeo CityMobily2 oppure con le note Google self-driving car, che hanno già percorso oltre 2 milioni di chilometri.

Qui, per la prima volta, un operatore del trasporto pubblico su gomma effettuerà il servizio con veicoli a guida automatica su una linea integrata a una rete esistente, con orari e coincidenze.

Artefice del progetto è MobilityLab, gruppo di lavoro nato per elaborare e testare nuove soluzioni nel campo della mobilità, di cui fanno parte AutoPostale, il canton Vallese, la città di Sion, le Alte scuole specializzate della Svizzera occidentale (HES-SO) e il Politecnico federale di Losanna.

Proprio al Politecnico è nata la start-up BestMile, che mette a punto gli algoritmi per la gestione della flotta. Non, quindi, il software della navetta (prodotta dalla francese Navya, è già munita di programma e sensori per “imparare” un percorso e seguirlo in modo preciso) ma la piattaforma di controllo che dà istruzioni ai veicoli per arrivare al posto giusto al momento giusto, correggendone in tempo reale la velocità per rispettare le coincidenze.

BestMile, con CityMobil2, ha già condotto una sperimentazione tra aprile e agosto del 2015, con una flotta da due a sei navette in funzione da 10 a 12 ore al giorno (a seconda del periodo) all’interno del campus del Politecnico.

Durante l’imminente fase pilota di AutoPostale, a bordo ci sarà sempre un operatore che possa premere il pulsante d’arresto in caso di necessità e la velocità non supererà mai i 20 km/h. Centro storico prescelto è quello di Sion, sede di MobilityLab. Centro che offre anche la strada verso due castelli di grande interesse turistico, una salita sulla quale le navette, presto, potrebbero fungere da ‘ascensore urbano’.

I veicoli e la piattaforma di controllo sono pronti. Manca solo il via libera delle Autorità federali che, in assenza di un quadro giuridico per la circolazione di autobus senza autista, stanno cercando il giusto modo per consentire l’esercizio pilota. MobilityLab confida che l’autorizzazione arrivi per fine primavera.

Ma quanto costerà il biglietto? La risposta a questa e altre domande nel servizio , con Philippe Cina di AutoPostale Svizzera, coordinatore di MobilityLab, e Mikaël Vaivre, product manager di BestMile.

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