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La popolazione aumenterà più del traffico

Auto e bus in coda nel centro di Lugano.
Auto e bus in coda nel centro di Lugano. Keystone / Karl Mathis

SI chiamano "Prospettive di traffico 2050" e fungono da base per la pianificazione del territorio e del traffico da parte della Confederazione. Secondo queste previsioni, nei prossimi trent'anni il traffico in Svizzera crescerà solo della metà rispetto all'incremento della popolazione.

Uno dei motivi principali di questo rallentamento dell’aumento del traffico è il fatto che il lavoro da casa dovrebbe restare consuetudine anche dopo l’epidemia di Covid-19.

Rispetto al 2017 il numero di chilometri percorsi per persona e anno salirà dell’11% fino al 2050, scrive martedì il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) in occasione della presentazione delle sue “Prospettive di traffico 2050”. Al contempo, sempre secondo lo scenario di base, la popolazione aumenterà del 21%.

In un comunicato il Touring Club Svizzero definisce le cifre presentate “né comprensibili né realistiche”. Cinque anni fa, in occasione della pubblicazione delle Prospettive 2040, la crescita del traffico ferroviario e del trasporto individuale motorizzato si attestava rispettivamente al 55% e al 18%. Nel documento presentato martedì essa ammonta appena all’11% in totale, di cui un +3% per le automobili, sottolinea l’associazione rilevando che tra il 2009 e il 2019 il tasso per le vetture private è stato del 2% all’anno. Il TCS critica quindi i nuovi calcoli basati “su ipotesi a carattere ideologico” e chiede correzioni.

Le ragioni dei tassi di crescita divergenti sono di natura sociale. Difatti, in futuro sempre più persone lavoreranno da casa propria, cosa che ridurrà il traffico dei pendolari. Inoltre con l’invecchiamento della popolazione il numero di persone occupate diminuisce, viene spiegato, e con esso i viaggi casa-lavoro. Gli spostamenti tra il domicilio e il posto di lavoro dovrebbero scendere del 13% entro il 2050.

Più mezzi pubblici, meno automobili

Nello scenario delineato la quota dei trasporti pubblici sulle distanze percorse aumenterebbe dal 21 al 24% e quella delle biciclette dal 2 al 4%, mentre quella delle automobili calerebbe dal 73 al 68%, di cui un terzo a carico di veicoli elettrici.

Un ampliamento della rete autostradale sarà comunque necessario, ritengono gli esperti, in quanto i problemi di sovraccarico attuali permarranno. Il Consiglio federale avanzerà proposte in merito. Allo stesso tempo anche la fase di ampliamento ferroviario 2035 non coprirà interamente le necessità previste.

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