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“A creare denaro sia solo la banca centrale”

Donna agghindata da Helvetia e uomo vestito da Guglielmo Tell indicano un manifesto a favore di Moneta intera
Helvetia, la cui effigie figura su tutte le monete di franco svizzero, e Guglielmo Tell. © KEYSTONE / PETER SCHNEIDER

Il comitato promotore ha lanciato giovedì la campagna in vista del voto sull'iniziativa popolare 'Moneta intera'. Vuole che l'emissione di denaro sia riservata alla Banca nazionale e preclusa agli istituti commerciali.

“Oggi, il 90% del denaro in circolazione è moneta scritturale, creata dalle banche commerciali”, ha ricordato il co-responsabile dell’associazione Modernizzazione MonetariaCollegamento esterno (MoMo), Sergio Morandi, in conferenza stampa a Berna.

Denaro che non è coniato dalla Banca nazionale svizzera BNS; esiste solo nelle registrazioni contabili ed è emesso per circa il 50% da UBS e Credit Suisse, ovvero istituti posseduti per la maggioranza da investitori stranieri, ha affermato Morandi.

“In Svizzera”, ha concluso, “siamo perciò ben lungi dal poter attuare una politica monetaria indipendente”. Una politica auspicata da 111’000 cittadini che hanno sottoscritto l’idea di ‘Moneta interaCollegamento esterno‘, sulla quale si vota il 10 giugno.

Una ricetta per la stabilità

Il nome esteso dell’iniziativa popolare (“Per soldi a prova di crisi: emissione di moneta riservata alla Banca nazionale!”) lascia intendere la tesi degli iniziativisti: le crisi finanziarie e bancarie e i problemi di stabilità sarebbero risolti con la ‘Moneta intera’.

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Le banche commerciali private, ha sostenuto il coordinatore della campagna per la Svizzera francese Jean-Marc Heim, hanno una visione ristretta poiché devono rendere conto solo ai loro azionisti e non all’interesse generale del Paese.

E così, mentre gli utili derivanti dalla creazione di denaro vanno alle banche, ha insistito, i rischi ricadono sullo Stato e quindi sulla collettività, causando anche disuguaglianze sociali.

Non più condannati al debito

Il sistema attuale, ha aggiunto Katharina SerafimovaCollegamento esterno, una promotrice della sostenibilità nel sistema finanziario, comporta che “più denaro è richiesto dal sistema e più debiti devono essere contratti”.

Da qui deriverebbero le 400 crisi degli ultimi 40 anni, delle quali si curano i sintomi e non le cause, giudica Serafimova.

Una separazione dei poteri

Secondo gli iniziativisti, il cambiamento introdotto da ‘Moneta intera’ non sarebbe poi così radicale: si tratterebbe di estendere alla moneta scritturale il monopolio che la BNS haCollegamento esterno dal 1891 sul denaro contante.

Le banche commerciali si limiterebbero a gestire il traffico dei pagamenti, raccogliere soldi e prestarli, fungendo da intermediari tra risparmiatori e investitori.

Ciò che, secondo il fronte contrario, mette semplicemente in pericolo il sistema finanziario svizzero.

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