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Illetteratismo, troppe persone ancora in difficoltà

Un uomo in difficoltà mentre scrive una lettera.
L'analfabetismo funzionale colpisce un decimo della popolazione elvetica. Keystone / Gaetan Bally

Nella Svizzera italiana una persona su 6 ha difficoltà a leggere e scrivere. Si stima che l’illetteratismo riguardi 40'000 persone. In tutta Svizzera sono oltre 800'000.

Il termine designa la situazione di quelle persone che, pur avendo seguito almeno la scuola dell’obbligo, non hanno acquisito o hanno perso le abilità fondamentali per operare in maniera autonoma ed efficace nelle situazioni della vita quotidiana. L’illetteratismo è detto anche analfabetismo funzionale.

L’Associazione Leggere e ScrivereCollegamento esterno con sede a Bellinzona organizza dei corsi di alfabetizzazione che ogni anno contano un centinaio di partecipanti. Troppo pochi, secondo il presidente dell’Associazione Mauro Tettamanti. A scoraggiare le persone con scarse competenze di base dal prendere parte a una formazione è spesso la vergogna di ammettere di avere un problema. Per combatterla, da quest’anno anche nella Svizzera italiana è nata la figura dell’ambasciatore per la promozione delle competenze di base. Si tratta di persone formate dall’Associazione con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e invogliare chi ha bisogno a partecipare a uno dei corsi offerti sul territorio.

Anche a causa delle difficoltà legate alla pandemia da Coronavirus, sono solo due gli ambasciatori per la Svizzera italiana ma nei prossimi mesi verrà attivato un corso per formarne altri. Uno di loro è Giuseppe Calì, 74enne di Giubiasco, che una decina di anni fa aveva seguito i corsi per migliorare le sue capacità di lettura e scrittura. “Il mio compito è invitare altre persone a mettersi in gioco come ho fatto io, bisogna superare la vergogna di non sentirsi all’altezza”.

L’illetteratismo ha diverse conseguenze, tra queste l’aumento del rischio di esclusione sociale, disoccupazione ed emarginazione. A livello economico, uno studio commissionato dalla Confederazione nel 2007Collegamento esterno valutava in 1,3 miliardi di franchi l’anno il costo dell’illetteratismo per indennità perdita di guadagno, mancate imposte e spese assistenziali.

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Non solo leggere e scrivere

Dal 2017 la legge ha incluso anche saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione tra le competenze di base, oltre a leggere scrivere e far di conto. Compilare un modulo o comprare un biglietto online, mandare un’email, il digitale è dappertutto; e oggi come oggi non avere le conoscenze di base può essere un problema. Le lacune si sono fatte sentire in questi due anni di pandemia, con il lavoro da casa e l’insegnamento a distanza.

Ecco alcuni dati: il 20% delle persone ha basse competenze digitali, circa il 58% della popolazione sa installare dei software o applicazioni. Solo il 63% sa usare Word. Per cercare di colmare questa frattura, la Svizzera si sta muovendo. Una direzione è quella delle offerte di apprendimento informali.

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