Giuristi praticanti: in Ticino escluso chi non ha un passaporto svizzero
I tagli previsti nel Preventivo 2023 del bilancio del Cantone hanno un impatto anche sulla magistratura: oltre a uno stop alle assunzioni, le autorità ticinesi hanno chiesto anche di dare la precedenza ai giuristi e alle giuriste praticanti di nazionalità elvetica.
La misura ha sollevato un polverone in Ticino. L’Associazione Giuristi Praticanti del Canton Ticino ha indicato che "non è rimasta e non rimarrà in alcun modo silente o passiva" a fronte di direttive "che non rispettano le normative in vigore" e che quindi "esigerà il rispetto e l'applicazione delle leggi", stando a quanto riporta il Corriere del TicinoLink esterno.
La misura decisa dal Dipartimento delle Istituzioni non rispetterebbe né gli Accordi sulla libera circolazione delle persone (ALC), né tantomeno la Legge federale sulla libera circolazione degli avvocati (LLCA), come nemmeno le leggi cantonali sull'avvocatura (LAvv e RAvv).
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Il provvedimento è dettato da ragioni di budget. Il Preventivo 2023 del Cantone prevede un disavanzo di 80 milioni di franchi e sarà necessario risparmiare. Ciò influirà anche verosimilmente sul numero di posti a disposizione per gli stage.
In Svizzera un aspirante avvocato o avvocatessa deve svolgere un praticantato biennale obbligatorio, di cui almeno un anno presso uno studio legale. I restanti 12 mesi possono invece essere svolti anche presso le Preture, i Tribunali o al Ministero pubblico.
La precedenza a chi ha il passaporto rossocrociato significa che gli stage presso la magistratura saranno preclusi anche a chi ha un permesso di domicilio e che magari è nato e cresciuto in Svizzera.
Da ricordare anche che per determinate funzioni pubbliche, ad esempio giudici, procuratori o agenti di polizia, la cittadinanza svizzera è un requisito di base.
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