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Fisco, trasparenza è fatta con UE e Australia

Il Consiglio Nazionale ha formalizzato l'accordo sullo scambio automatico d'informazioni; obiettivo: raccogliere i dati dal 2017

Questo contenuto è stato pubblicato il 31 maggio 2016 - 22:16

Martedì mattina il Consiglio nazionale ha compiuto un ulteriore passo verso l'entrata in vigore dello scambio automatico di informazioni fiscali per i clienti esteri delle banche svizzere.

Dopo il sì delle due Camere alla creazione delle basi legali, espresso a dicembre, restano infatti da formalizzare i singoli accordi con i singoli Stati. Oggi è stato fatto con i paesi dell'Unione europea e con l'Australia. In futuro ne seguiranno altri.

L'obiettivo è iniziare la raccolta dei dati fiscali a gennaio 2017 per procedere ai primi scambi nel 2018. Ad opporsi, senza successo, solo l'Unione democratica di centro (UDC), che vorrebbe temporeggiare fino a quando anche le altre piazze finanziarie importanti -come Stati Uniti e Singapore- non decideranno di fare altrettanto.

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