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UBS, +40% di utile nel primo trimestre

Grattacielo al crepuscolo visto dal basso, molte finestre accese e insegna luminosa UBS in cima
Keystone / Ennio Leanza

UBS ha registrato nel primo trimestre 2020 una progressione del 40% su base annua dell'utile netto, che si attesta a 1,6 miliardi di dollari. Lo ha reso noto martedì il primo gruppo bancario elvetico. Il dato è superiore agli 1,5 miliardi annunciati a inizio aprile dalla stessa UBS.
 

Con i ricavi operativi a 7,93 miliardi (+10% rispetto al 1° trimestre 2019) e i costi operativi a 5,93 miliardi (+4%), il rapporto costi/ricavi è ora al 72,3% (contro il 77,9% di un anno prima e l’80,5% di fine dicembre). 

L’utile prima delle imposte registra un incremento su base annua del 30% a 2,01 miliardi di dollari. Tutte le regioni hanno registrato una progressione percentuale a due cifre, precisa una notaCollegamento esterno.

Il risultato rispecchia l’elevato numero di negoziazioni nei comparti ‘Investment bank’ e ‘Global wealth management’: l’epidemia di coronavirus comporta forti turbolenze sui mercati finanziari e pertanto un’elevata attività della clientela.

I fondi amministrati sono però scesi nettamente, soprattutto a causa della debole evoluzione dei mercati azionari, portandosi a 3’236 miliardi di dollari a fine marzo; erano 3’607 miliardi a fine dicembre. La banca è stata inoltre costretta, in seguito alla pandemia, a operare rettifiche di valore sui rischi di credito per complessivi 268 milioni di dollari.

Ora le incognite

Sulle prospettive, i dirigenti di UBS restano prudenti: non è ancora chiaro come evolverà la situazione. I patrimoni della clientela, scesi a causa della debolezza dei mercati, faranno diminuire i ricavi da commissioni ricorrenti. Inoltre, i bassi tassi peseranno sui proventi delle operazioni su interesse. 

I vertici dell’istituto si attendono poi un calo delle attività della clientela, ciò che avrà effetti negativi sui ricavi da operazioni di negoziazione.
 

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Nell’ambito del programma di sostegnoCollegamento esterno del Consiglio federale (governo) alle PMI, UBS ha già elaborato oltre 21’000 richieste e concesso prestiti per oltre 2,5 miliardi di franchi. La banca donerà eventuali guadagni derivanti da tali crediti a progetti svizzeri di sostegno alla comunità. Intanto, i membri della direzione hanno deciso di donare per i prossimi sei mesi la metà del proprio stipendio a favore di misure di sostegno, e l’istituto verserà 30 milioni per progetti di aiuto svizzeri e globali.

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A breve termine, l’economia mondiale dovrebbe contrarsi a seguito della pandemia di Covid-19. L’attività limitata comporterà nell’intero settore bancario maggiori rettifiche di valore sui rischi di credito. Gran parte dei crediti concessi da UBS è tuttavia caratterizzata da un’elevata qualità, assicura la banca.

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