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Ecco quanto vale una medaglia alle Olimpiadi

Le 7 medagli vinte dalla nuotatrice australiana Emma McKeon
Le 7 medaglie vinte dalla nuotatrice australiana Emma McKeon le valgono 68'187 euro in premi. Fosse stata italiana, avrebbe portato a casa 900'000 euro. Non parliamo se fosse cittadina di Singapore. Keystone / Joe Giddens

Quanto vale una medaglia d’oro ai Giochi olimpici? È una domanda che molti si saranno posti, anche se, come citava una famosa pubblicità, un alloro olimpico non ha prezzo (anche se non per tutti).

Quando un atleta sale sul podio, si mette al collo una medaglia, la guarda, la tocca e spesso la morde; quando la bandiera della sua nazione sale alta verso il cielo e l’inno risuona nello stadio o nel palazzetto; quando lo stesso atleta assaggia il sapore leggermente salato delle sue lacrime che scivolano sul suo viso per la commozione; quando l’odore acre dell’aria di una serata di mezza estate nipponica riempie i polmoni; quando tutti i cinque sensi sono sollecitati e appagati, l’atleta un po’ spaesato in quel momento pensa a tutti gli sforzi fatti, alle tante rinunce, alle gioie e dolori che ha vissuto in tutti quegli anni di attesa proprio per essere lì, in quel momento preciso, sul podio olimpico.

È tutta retorica sportiva, lo ammettiamo, ma almeno una volta ogni 4 anni (questa volta 5) ci è permesso eccedere un poco per parlare e celebrare questi nuovi eroi moderni.

Quando i riflettori si spengono, finita la cerimonia di premiazione, messa la preziosa medaglia nella scatola di legno artigianale disegnata dal giapponese Junichi Kawanishi, passata la festa, anzi le feste, qualche atleta soprattutto di sport meno popolari (meglio così che ‘sport minori’…) potrebbe riflettere sul valore economico della medaglia vinta. Non a torto. Vediamo.

Valore intrinseco della medaglia

La medaglia è innanzi tutto un pezzo di metallo che ha un valore intrinseco. Secondo le raccomandazioni del Comitato Internazionale Olimpico, una medaglia d’oro deve essere prodotta con almeno il 92.5% d’argento e contenere almeno 6 grammi d’oro. Inoltre, ogni medaglia deve essere almeno di 60 mm di diametro e 3 mm di spessore. Tokyo 2020 non fa eccezione.

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A partire da dati riassunti nella tabella, scopriamo dunque che la medaglia d’oro è composta da 6 grammi d’oro e 550 grammi d’argento. Il calcolo è dunque semplice: 295 euro in oro e 380 euro in argento per un totale di 675 euro. Quella d’argento pesa 550 grammi per un valore di 380 euro. La medaglia di bronzo di Tokyo è composta da una lega di rame e zinco e vale poco meno di 5 euro! (secondo le quotazioni del 3 agosto 2021).

Le cinque medaglie d’oro di Caeleb Dressel, il fenomeno americano del nuoto, valgono dunque 3’375 euro. La dominatrice delle gare di nuoto declinate al femminile, l’australiana Emma Mc Keon, dovesse fondere le sue sette medaglie (4 medaglie d’oro e 3 di bronzo) ricaverebbe 2’715 euro. Pochino per le loro straordinarie prestazioni in vasca (e i tantissimi sacrifici quotidiani).

Valore nazionale della medaglia

Oltre al valore intrinseco, una medaglia alle Olimpiadi ha anche un valore monetario per il paese che rappresentano. Il Comitato olimpico nazionale può infatti ricompensare il singolo atleta per ogni podio conquistato (la Svizzera ricompensaCollegamento esterno anche gli atleti che ottengono un diploma olimpico). Il valore della medaglia varia da paese a paese. Se i britannici non prevedono un premio in denaro, Singapore copre i propri atleti vincenti con oltre 600’000 euro. L’Italia è tra i paesi che riconoscono il gesto atletico dei propri beniamini ricompensandoli degnamente. La Svizzera, da parte sua, si allinea alla maggior parte dei paesi.

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I dati vanno però interpretati. I britannici non ricompensano gli atleti che vincono medaglie a Tokyo ma questi ultimi ricevono dal comitato olimpico nazionale uno stipendio annuale. Lo stesso Comitato devolve alle varie federazioni britanniche per le olimpiadi e paraolimpiadi 30 milioni di euro circa per preparare al meglio la manifestazione.

Altro caso particolare le Filippine. Nonostante il paese orientale abbia fissato i premi, anche generosi, prima dei Giochi (vedi tabella), la medaglia d’oro dalla sollevatrice di pesi Hidilyn Diaz vale molto di più dei 168’373 euro previsti. Un paese intero è infatti impazzito per la prima medaglia d’oro olimpica in assoluto vinta da un atleta filippino. Così con il contributo del presidente Duarte, del Comitato olimpico nazionale e di sponsor privati, poco più di un milione di euro attendono la sollevatrice a casa! Non solo. Le entusiastiche autorità filippine hanno inoltre regalato all’atleta, di 30 anni, un appartamento, una casa, un furgoncino e voli illimitati su due compagnie aeree nazionali.

In altri casi, come l’Indonesia, oltre ai quasi 300’000 euro per una medaglia d’oro, il paese asiatico prevede per ogni campione olimpico un assegno mensile di 1’200 euro a vita (lo stipendio medio in Indonesia è di circa 285 euro). Stessa politica per la Malesia che assegna, oltre al premio di quasi 200’00 euro, un vitalizio di circa 1000 euro a ogni campione olimpico (stipendio medio a Kuala Lumpur è di 700 euro). Un vitalizio, leggermente inferiore, è previsto anche per chi conquista l’argento o il bronzo.

Quando di solo sport non si vive

C’è poi il caso dell’Italia e di tanti altri paesi europei. La maggior parte degli atleti (degli sport meno popolari) sono stipendiati dallo stato. Gli atleti italiani presenti a Tokyo fanno principalmente parte delle forze armateCollegamento esternodell’aeronauticaCollegamento esterno, della poliziaCollegamento esterno e delle guardie di finanzaCollegamento esterno e il loro salario mensile inizialmente si aggira attorno ai 1’400 euro. Non sarebbe infatti possibile raggiungere certi livelli se si pratica lo sport a livello dilettantistico. Anche la Svizzera ha iniziato recentemente a seguire questa strada. Ai Giochi di Tokyo 2020 sui 115 sportivi rossocrociati selezionati, ben 48 atleti (9 donne e 39 uomini) sono impiegati come militari a contratto temporaneo dall’esercito o hanno svolto la scuola reclute e i corsi di ripetizione per sportivi di punta. E funziona.

Nella storica tripletta nella prova di mountain bike femminile le tre ragazze hanno potuto usufruire del programma di promozione dello sport di punta dell’esercitoCollegamento esterno. Stessa sorte per un’altra campionessa olimpica, la tiratrice a segno Nina Christen (che al collo si è messa pure una medaglia di bronzo). Anche lei fa parte di questo programma militare che ha permesso in pratica alle medagliate elvetiche di fare dello sport la loro professione. Tutt’altra storia per la vincitrice della terza medaglia d’oro elvetica (ne parliamo tra un attimo).

Quando la medaglia vale più di ogni compenso economico

Secondo alcuni giornali e portali online, l’incredibile medaglia d’oro dell’italiano Marcell Jakobs sui 100 metri piani (la regina tra le prove olimpiche) potrà valere al 26enne 5 milioni di euro, tra ingaggi, sponsor, comparse ecc. Tanti soldi per un poliziotto. Non per gli sportivi che hanno fatto della loro passione un mestiere e sono protagonisti negli sport più seguiti e popolari. Per loro il valore della medaglia, impagabile, resta quello simbolico.

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Basta restare in Italia. La squadra di pallacanestro, dopo una grande partita contro la Francia ai quarti di finale, è stata eliminata. Cestisti dunque a casa a mani vuote. Una medaglia in questo caso era tutto, per i singoli giocatori e per il Paese intero. Il premio in denaro andava davvero in secondo, terzo piano. Anche perché, tanto per citarne uno, la stella della NBA Danilo Gallinari nel 2020 ha firmato un contratto triennale con gli Atlanta Hawks da 61.5 milioni di dollari. 

In Svizzera, Belinda Bencic ha vinto l’oro nel singolare e l’argento del doppio (con Viktorija Golubic). Le sue lacrime sul podio valgono molto di più del premio previsto da Swiss Olympic. Il motivo è presto detto. Belinda, che non è una soldatessa, quest’anno agli Australian Open non è andata oltre al terzo turno. La sangallese si è comunque portata a casa 136’000 euro. Oggi numero 12 del ranking mondiale, la 24enne elvetica ha vinto nella sua ancora breve carriera quasi 9 milioni di dollari.

Per non parlare del tennista serbo Djokovic che in carriera, in soli premi, si è già intascato più di 150 milioni di dollari. A luglio, vincendo Wimbledon si è aggiudicato un assegno molto vicino ai 2 milioni di euro. Eppure, la sconfitta in semifinali contro il tedesco Zverev e quella valida per il bronzo contro lo spagnolo Carreno Busta ancora non le ha digerite (chiedete alla sua racchetta…). Per lui una medaglia d’oro per la Serbia valeva di più di ogni ricompensa finanziaria. Non solo. Vincendo le Olimpiadi avrebbe mantenuto vivo il sogno di centrare il ‘Golden slam’, ovvero conquistare nello stesso anno solare i quattro tornei del ‘Grande Slam’ e la medaglia d’oro ai Giochi olimpici estivi. Un sogno che non ha prezzo. Ma resterà tale. 

Il sogno olimpico, mentre vi scriviamo, continua invece per la super star del basket nordamericano Kevin Durant. Il giocatore del ‘Dream team’ a stelle e strisce e dei Brooklyn Nets nel 2020, tra salario e altre entrate, ha guadagnato 75 milioni di dollari. La medaglia ai Giochi devi conquistarla sul campo, anche se sei multimilionario. Per Durant e i suoi compagni di squadra l’alloro olimpico, seppur d’obbligo, davvero non ha prezzo. Vedremo.

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