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Quando essere miliardari aiuta

Logo della Richemont e una dose di vaccino
Keystone

La prima dose di vaccino somministrata al miliardario sudafricano Johann Rupert, presidente del colosso del lusso Richemont, ha suscitato polemiche in Svizzera, dove è stato sollevato il dubbio di una corsia preferenziale. E ora la clinica si scusa.

La vaccinazione è avvenuta in una clinica dove la sua famiglia ha degli investimenti nel cantone di Turgovia. Rupert stesso, 70 anni, residente a Satigny, nel cantone di Ginevra, secondo quanto viene riportato, ha ribattuto: “Abbiamo bisogno dell’immunità di gregge al più presto per scongiurare una massiccia disoccupazione e il caos. Sono stato un contribuente svizzero fin dall’esordio in Richemont, 31 anni fa”, spiegando che il comitato esecutivo di Richemont aveva deciso a dicembre che il management sarebbe stato vaccinato il prima possibile, per dare l’esempio ai dipendenti.

Le scuse della clinica

L’amministratore delegato del gruppo Hirslanden si è scusato per il vaccino anti-Covid somministrato all’imprenditore sudafricano Johann Rupert. Sarebbe stato più saggio se Rupert si fosse annunciato per essere vaccinato a Ginevra, suo cantone di residenza, scrive il CEO di Hirslanden, Daniel Liedtke, in una lettera indirizzata agli abitanti del canton Turgovia.

“Abbiamo sottovalutato il potere simbolico del vaccino somministrato ad un paziente facoltoso”. Daniel Liedtke, Ceo del gruppo Hirslanden

Il gruppo ospedaliero privato Hirslanden gestisce i centri di vaccinazione del canton Turgovia, fra cui quello dove Johann Rupert si è fatto vaccinare lo scorso 11 gennaio durante un test di immunizzazione. La campagna ufficiale di vaccinazione è iniziata in Turgovia due giorni più tardi. La notizia, riportata dai media, ha fatto molto discutere nel cantone, visto che l’imprenditore sudafricano ha partecipazioni nel gruppo Hirslanden.

Il CEO di Hirslanden riconosce nella lettera che “abbiamo sottovalutato il potere simbolico del vaccino somministrato ad un paziente facoltoso”. Liedtke precisa tuttavia che l’imprenditore “a causa di una grave malattia cardiaca, del diabete, della pressione alta e dell’obesità” è da considerare in una categoria a rischio ed “ha quindi diritto a una vaccinazione immediata”.

Come lezione da tutta la vicenda, il CEO di Hirslanden ha ordinato che negli altri cantoni in cui il gruppo è incaricato dell’organizzazione di un centro di vaccinazione, le persone da testare dovranno essere scelte dal cantone interessato,.

Il servizio del telegiornale:

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tvsvizzera.it/fra con RSI


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