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Il nuovo presidente e le sfide future

Il neo presidente della Confederazione Parmelin e il suo vice Cassis al momento dei festeggiamenti
Il neoeletto presidente Guy Parmelin a destra e il suo vice Ignazio Cassis: in Svizzera il presidente cambia ogni anno e viene scelto a rotazione tra uno dei sette consiglieri federali. Così anche il suo vice. Keystone / Peter Schneider

L'Assemblea federale ha eletto mercoledì il consigliere federale Guy Parmelin alla presidenza della Confederazione per il 2021. Vicepresidente sarà il ticinese Ignazio Cassis. Con l'elezione di Parlmelin, l'Udc si prende le tre cariche politiche più importanti a Berna.

La Confederazione cambia ogni anno il suo presidente, scelto tra uno dei sette consiglieri federali. Guy Parmelin, vodese di 61 anni e vicepresidente durante il 2020, ha ottenuto 188 voti su 234 schede distribuite (25 sono state quelle bianche e 7 quelle nulle sui 202 voti quindi espressi). Assumerà la funzione per la prima volta da quando è stato eletto in Consiglio federale.

Con l’elezione di Guy Parmelin, le prime tre cariche istituzionali a Berna sono occupate da politici Udc

Dopo la sua brillante elezione alla presidenza della Confederazione e il discorso tenuto dalla tribuna dell’Assemblea federale, il consigliere federale Guy Parmelin (UDC/VD) è venuto davanti ai media per spiegare quali saranno gli accenti che metterà nel suo anno presidenziale.

Il consigliere federale vodese ha sottolineato come cercherà di dare un po’ di fiducia alla popolazione in questi tempi di crisi economica. “L’evoluzione è difficile sul piano nazionale e internazionale”, ha ammesso. “Per questo non voglio mettere l’accento su una cosa in particolare. Ma in questa fase di incertezza, cercherò di trovare delle soluzioni concrete”. Parmelin non ha nascosto che la prima parte del suo anno presidenziale “sarà difficile”.

La sfida: l’accordo con l’Ue

Da gennaio, un compito importante attende Guy Parmelin: sarà l’ambasciatore della Svizzera sulla scena internazionale. In questo ruolo sarà chiamato a firmare l’accordo istituzionale quadro con l’UE, qualora questa intesa sarà approvata dal Consiglio federale. Nel caso contrario dovrà farsi carico della ricerca di una nuova soluzione con Bruxelles.

Contrariamente al collega di partito Ueli Maurer, che ha minacciato di dimettersi in caso di firma dell’accordo, Guy Parmelin è sempre rimasto collegiale. Resta da vedere se nelle vesti di presidente cambierà il suo atteggiamento sulle questioni care al suo partito, l’Unione democratica di centro (partito populista di destra).

Altri compiti

Ma anche diversi altri temi attendono il neo presidente della Confederazione. Tra questi la nuova politica agricola PA22+, dove sarà anche chiamato a fronteggiare una parte del suo partito che chiede l’archiviazione del progetto. Guy Parmelin, inoltre, dovrà occuparsi delle iniziative sui pesticidi, del controverso accordo di libero scambio con i Paesi del Mercosur e di quello con gli Stati Uniti.

Il breve servizio del telegiornale:

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Vicepresidente, il ticinese Ignazio Cassis

Il consigliere federale Ignazio Cassis è stato eletto vicepresidente del Consiglio federale per il 2021. Il ticinese ha ottenuto 162 voti su 191 schede valide.

Il risultato di Cassis non è particolarmente brillante: nel 2018 Simonetta Sommaruga aveva ricevuto 196 preferenze, l’anno precedente Ueli Maurer 178 voti. Nel 2016 Alain Berset ne ottenne 187.

Cassis è il sesto ticinese a diventare vicepresidente del Consiglio federale. Primo di lui hanno assunto questa carica Flavio Cotti nel 1990 e nel 1997, Nello Celio nel 1971, Giuseppe Lepori nel 1959, Enrico Celio nel 1942 e nel 1947, Giuseppe Motta nel 1914, 1919, 1926, 1931 e nel 1936.

Tutto sono diventati presidenti della Confederazione l’anno seguente, ad eccezione di Giuseppe Lepori che lasciò il Consiglio federale a fine 1959 per motivi di salute. Se nel 2022 Cassis diventerà a sua volta presidente, come vuole la tradizione, sarà quindi il quinto ticinese ad assumere tale ruolo.

All’Udc tutte le cariche istituzionali

L’Unione democratica di centro è da tempo conosciuto come il partito anti sistema. Eppure proprio oggi, con l’elezione del presidente della Confederazione, le prime tre cariche politiche federali (presidenti del Consiglio nazionale, Consiglio degli stati e Consiglio federale) sono proprio occupate da tre membri dell’Udc. Ecco il servizio del telegiornale:

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tvsvizzera.it/fra con RSI


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