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Il pirata della strada tedesco la farà franca

Corsa ad alta velocità in auto vista dall abitacolo di un auto.
Nella galleria del San Gottardo, con doppia linea continua, aveva effettuato 15 sorpassi a 135 km/h su 80. RSI-SWI

Il pirata della strada tedesco condannato in contumacia in Ticino nel 2017 non andrà in carcere. Il Tribunale di Stoccarda ha respinto la richiesta di esecuzione della pena in Germania.

Il 42enne era stato condannatoCollegamento esterno a due anni e mezzo, uno dei quali da scontare, per aver effettuato 15 sorpassi nella galleria autostradale del San Gottardo, infrangendo la doppia linea continua e viaggiando a 135 chilometri orari su 80, prima di rischiare un frontale in un’altra galleria e fuggire dalla polizia.

Secondo quanto riferito mercoledì dal Corriere del Ticino, i giudici di Stoccarda hanno considerato inammissibile la richiesta dei magistrati ticinesi, poiché le infrazioni stradali gravi contestate sono punibili in Germania solo con una pena pecuniaria.

In Svizzera resta un pirata

L’uomo, che era stato fermato a un posto di blocco dopo aver percorso l’autostrada A2 a oltre 200 chilometri orari, si era giustificato dicendo di aver fame ed essere atteso per una cena a Como. Si era successivamente beffatoCollegamento esterno della giustizia elvetica.

“Non andrà in prigione ma la multa, quella sì, dovrà pagarla”, commenta il consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni. “Nei suoi confronti è stato deciso un divieto di circolazione su tutto il territorio svizzero e il divieto di entrata nel Paese”, ha aggiunto il ministro ai microfoni della RSI.

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In realtà lo stesso pirata, a proposito del procedimento in contumacia, aveva dichiarato ai giornali di non essere preoccupato dal verdetto poiché non interessato a tornare in Svizzera, della quale “ho già visto tutto quel che mi interessa”.

Severi solo coi residenti?

L’inapplicabilità della pena all’estero fa emergere i limiti del programma di riduzione degli incidenti Via SicuraCollegamento esterno, che di fatto può portare a pene più severe per i cittadini residenti rispetto agli stranieri in transito.

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