Vige la preunzione d'innocenza, ma Beiersdorf potrebbe avere una posizione dominante nei confronti di Migros.
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La Commissione della concorrenza (COMCO) ha aperto un'inchiesta contro Beiersdorf: il gruppo tedesco rifiuterebbe a Migros l'acquisto di prodotti della marca Nivea alle stesse condizioni applicate all'estero, indica in un comunicato odierno la stessa COMCO.
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Un’inchiesta è stata aperta dalla COMCO nei confronti del gruppo tedesco Beiersdorf, fabbricante dei prodotti Nivea, che non applicherebbe a Migros le stesse condizioni di acquisto di cui godono i distributori al di fuori della Confederazione.
Nel caso in cui Beiersdorf dovesse avere una posizione dominante relativa nei confronti di Migros, questo comportamento potrebbe violare la legge sui cartelli, precisa la nota.
Beiersdorf, con sede in Germania, produce i prodotti della marca Nivea distribuiti in tutto il mondo. Tra questi figurano, ad esempio, creme per la pelle, deodoranti, shampoo e gel doccia. Migros acquista i prodotti Nivea da Beiersdorf e li rivende ai consumatori nei propri negozi e online.
Una posizione dominante?
Nell’ambito dell’inchiesta, la COMCO intende valutare se la multinazionale tedesca detiene una posizione dominante relativa nei confronti del gigante arancione ed esaminare – qualora sia necessario – se Beiersdorf abusa di tale posizione applicando a Migros prezzi più elevati per i prodotti Nivea rispetto a quelli praticati nei confronti di dettaglianti comparabili all’estero. Per la società germanica, con sede ad Amburgo, vale la presunzione di innocenza, precisa la Commissione della concorrenza.
Dal 1° gennaio 2022 la COMCO applica le nuove disposizioni in materia di posizione dominante relativa. “Un’impresa è considerata detenere una posizione dominante relativa quando altre imprese dipendono da essa per l’offerta o la domanda di un bene o di un servizio in misura tale che non esistono alternative sufficienti e ragionevoli”, spiega l’Autorità federale di vigilanza. Queste nuove disposizioni della legge sui cartelli mirano in particolare a combattere l’isola dei prezzi elevati in Svizzera e risalgono all’iniziativa per prezzi equi.
“Migros esige che Beiersdorf sia tenuta a offrirle i prodotti Nivea ai medesimi prezzi di mercato vigenti in Germania, ovvero senza il supplemento svizzero. Dopo aver esaminato il nostro reclamo, anche la COMCO ritiene che vi siano indizi che dimostrano che Beiersdorf abusa del suo potere relativo sul mercato e viola la legge svizzera sui cartelli”, ha spiegato all’agenzia AWP un portavoce del gigante arancione.
“Nel caso in questione, Migros non può avvalersi dei prodotti Nivea altrove”, ha precisato Patrik Ducrey, direttore dell’Autorità federale di vigilanza, aggiungendo che l’indagine dovrebbe concludersi entro un anno e mezzo.
Beiersdorf non è l’unica azienda internazionale ad adeguare i propri prezzi al potere d’acquisto svizzero. “Migros continuerà a denunciare tali fatti in futuro, se necessario. L’obiettivo è combattere l’isola dei prezzi elevati in Svizzera”, ribadisce il colosso del commercio al dettaglio. “Migros continua a impegnarsi politicamente e giuridicamente affinché tali pratiche smettano di esistere”, ha affermato il portavoce del gigante arancione.
Beiersdorf ha dichiarato all’agenzia AWP di contestare le accuse mosse da Migros. “Non comprendiamo queste accuse e collaboreremo con la COMCO per contribuire al chiarimento dei fatti”, ha dichiarato un portavoce, senza fornire ulteriori dettagli dato che si tratta di un procedimento in corso.
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