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Berna, “sfrattati” i 5 uomini che vivono nel bosco

Da due anni, vivono accampati tra gli alberi alle porte della capitale ma dovranno andarsene: lo ha intimato il Patriziato, proprietario del fondo

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In un bosco alle porte di Berna si sono accampati cinque uomini. Non per trascorrere qualche giorno a stretto contatto con la natura, ma per viverci: sono lì da ormai due anni.

Entro lunedì, però, se ne devono andare. Lo ha intimato il proprietario del bosco, il Patriziato di Berna [per sapere di più di questa antica istituzione che sopravvive nel nostro paese e del suo ruolo, consulta Dizionario storico della SvizzeraCollegamento esterno].

Nel bosco di Bremgarten vivono cinque uomini. Questa è la loro “casa”, che non abbandonano mai, nemmeno d’inverno. Martin Wyss è stato il primo ad accamparsi qui, due anni fa.

“Prima vivevo come tutti gli altri”, racconta. “Lavoravo, abitavo in un appartamento. Facevo una vita normale, civilizzata. Ma non era la mia. E quindi ho deciso di venire a vivere qui, dove posso essere me stesso”.

I cinque conducono una vita modesta. I soldi per il cibo li raccolgono suonando per le strade della città di Berna o attraverso piccoli lavori occasionali. La tenda dove dormono è coperta da rami, per non dare nell’occhio.

“Non disturbiamo nessuno. Ci prendiamo cura del bosco, lo teniamo pulito. Ormai siamo diventati parte della foresta”.

Ma il bosco appartiene al patriziato di Berna, che non accetta la loro presenza. Il rumore disturba gli animali, e che si utilizzi il bosco per i propri bisogni proprio non va.

“Il bosco appartiene agli animali”, dice Stefan Flückiger, patrizio. “L’essere umano può essere ospite, ma non vogliamo che se ne impadronisca. Per questo esiste la legge sulle foreste che pone delle regole.”

Il gruppo ha ricevuto dal patriziato una lettera di sfratto. La tenda va smontata entro lunedì. Il patriziato non intende fare eccezioni.

“Se cominciassimo a fare eccezioni, in poche settimane avremmo sempre più richieste di persone che vogliono vivere nel bosco. Alla fine vi sarebbero tante persone accampate illegalmente nella foresta, e questo non lo vogliamo.”

Ma Martin Wyss e i suoi amici non intendono andarsene: quando arriverà la polizia, opporranno resistenza passiva.

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